Dalic completa l’opera, Croazia al Mondiale di Russia

Posted By on Nov 13, 2017 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

Dopo il 4-1 dell’andata a Zagabria, serve soltanto una gara di gestione. Tutto è più facile se in squadra ci sono Rakitic e Modric. Così accade: la Grecia non ribalta la Croazia e nemmeno la batte. Ad Atene il match di ritorno del Playoff per Russia 2018 termina a reti inviolate, uno 0-0 che permette agli uomini di Dalic di salire sul volo per Mosca.
Rispetto all’andata la gara è ovviamente diversa. Ad essere diversa è soprattutto la squadra di casa, la quale si mostra più organizzata – per inciso, il minimo sindacale dopo i disastri del Maksimir – e soprattutto più grintosa, a volte anche troppo. Il pubblico del Karaiskakis apprezza lo spirito, ma sul piano del gioco offensivo le lacune sono evidenti. Le situazioni pericolose si generano soltanto da soluzioni estemporanee, da idee dei singoli. Si sente la mancanza di qualità in mezzo al campo. Nel primo tempo ad andare più vicina al gol è la Croazia con un siluro mancino di Perisic che si infrange sul palo.
Sebbene le occasioni latitino, la gara è godibile dal punto di vista agonistico, anche se il controllo della squadra di Dalic è notevole. Spesso e volentieri i biancorossi fanno girare palla, mandando a vuoto il pressing greco. Una gara razionale, esattamente quanto necessario per mantenere il netto vantaggio accumulato all’andata, facendo valere il maggior tasso tecnico e controllando le sfuriate di un attacco volenteroso ma impreciso.
Skibbe cerca nuove risorse, ma il tempo scorre inesorabile ed il primo tiro in porta giunge soltanto a quattro minuti dallo scadere del tempo. Troppo poco per ribaltare un 4-1 che basta ed avanza alla Croazia, poco brillante ed ancor meno pericolosa, ma efficace e soprattutto lucida nel leggere i momenti. Zlatko Dalic, allenatore ad interim senza ancora un contratto firmato, conquista l’obiettivo qualificazione e con ogni probabilità guiderà la Nazionale al Mondiale. Per la Grecia è la seconda delusione consecutiva, dopo aver mancato anche l’Europeo di Francia del 2016.

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