di Alessandro Nardi
Grandi novità in vista del match di ritorno tra Irlanda e Danimarca, sembra che entrambe le squadre vogliano cambiare numerosi elementi nelle formazioni di partenza. Sembrerebbe che i danesi in difesa, rispetto alla gara di andata, confermeranno soltanto l’ex romanista Kjaer, mentre a centrocampo tutto dovrebbe essere come da copione ed Eriksen dovrebbe recitare il ruolo di regista assoluto della squadra. Altre modifiche importanti dovrebbero essere apportate in attacco, dove verrebbero lasciati in panchina sia Jorgensen che l’atalantino Cornelius. Al loro posto dovrebbero essere schierati Poulsen e l’ex bianconero Bentner in modo da passare al 4-2-3-1 con Kvist e Delaney davanti alla difesa con Poulsen, Eriksen, e Sisto a manovrare dietro Bentner. In questo modo il tecnico dei danesi prova a mischiare le carte rispetto alla gara di pochi giorni fa, la cosa particolare è che non ha mai usato questo modulo durante le partite di qualificazione; ma avendo alternato ben cinque moduli diversi ha già mostrato di aver preparato mentalmente la sua squadra ad essere il più “camaleontica” possibile. Anche perché poi quando si hanno a disposizione giocatori “multiformi” come Sisto o Eriksen che non gli cambia nulla giocare qualche metro più in là o più in qua il “trasformismo” potrebbe risultare di certo un’arma in più. Il suo collega O’Neill invece, come ha già ampiamente dimostrato durante il percorso che lo ha portato fino a questa partita, sembrerebbe voler cambiare molto di meno. L’unico cambio che c’è nell’aria però è un cambio molto pesante: sembrerebbe destinato a sedersi in panchina Murphy, l’attaccante del Nottingham è la vera stella della squadra, durante le qualificazioni con quattro reti è stato il giocatore che ha segnato di più assieme a McLean. Questa decisione sarebbe clamorosa e nel caso le cose poi non dovessero andare per il verso giusto penso che mister O’Neall dovrebbe dare delle spiegazioni molto convincenti.