Icardi traccia il solco, l’Inter corre veloce

Posted By on Nov 20, 2017 | 0 comments


di Elia Faggion

 

Eravamo rimasti ad un Spalletti completamente in balia dei suoi uomini migliori, come spesso è capitato di ripetere nel corso di questa fase autunnale di campionato. Non serve di certo scrutare il futuro, attraverso una qualche sfera di cristallo, per determinare questo concetto. Anche contro l’Atalanta, manco l’avessimo detto, è risultato decisivo l’Alchimista, che come (quasi) ogni domenica trasforma comuni pietre in quarzi meravigliosi. L’Inter è un organismo che batte, respira, si muove collettivamente per due obiettivi: il primo, in fase di non possesso, è di non subire gol; il secondo, quando si gioca con la palla, è quello di mettere il Capitano nelle condizioni di segnare. Tu mettigliela là.. e vedrai che le pietre diventano quarzi per davvero.

Ovviamente sarebbe riduttivo decretare che i 33 punti nerazzurri siano il riflesso dell’onnipotenza di Icardi, perché come ho accennato in precedenza, l’Inter possiede una seconda freccia nella faretra, da molti ignorata: la solidità difensiva. Non era facile terminare la partita imbattuti contro quest’Atalanta, ma San Siro è uscito dalla battaglia senza ferite. Grazie ad un’espressione corale convincente, solida e tangibile. Soprattutto costante. Con qualche sbavatura, quasi fisiologica, all’interno del dipinto.. ma essenzialmente positiva.

Concludo dicendo che l’Inter, quasi sicuramente, non continuerà a vincere il 77% delle partite. Perché Icardi avrà i suoi cali fisiologici, e come accaduto contro Torino e Bologna (ma anche altre volte poteva finire così) si lasceranno punti per strada. È vero che non c’è la magagna delle Coppe, ma francamente è al di fuori di ogni logica pensare che un’Inter così monolitica riesca ad adattarsi alle insidie, sempre diverse, della nostra Serie A. Lo ricordo, questa NON è l’Inter di Mourinho.

Intanto, però, i tifosi si godono il secondo posto, sognando ad occhi aperti. E con queste parole non intendo di certo disturbare il loro lieto viaggio.

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