Obiettivo ottavi raggiunto

Posted By on Dic 6, 2017 | 0 comments


Giacomo Nannetti

“Conta solo vincere”, così recitava Allegri prima di questo match. Il 2-0 lo avrà sicuramente soddisfatto, ma la prestazione va assolutamente migliorata, già in vista della delicata sfida di sabato contro l’Inter. Dopo essere passati in vantaggio al 15’ con Cuadrado, a seguito di una bell’azione iniziata da Matuidi e proseguita da un grande assist di Alex Sandro, i bianconeri hanno gettato al vento diverse occasioni utili per chiudere subito i conti. Troppi errori tecnici, come ha sottolineato anche il Mister a fine gara, hanno permesso all’Olympiacos di restare in partita troppo a lungo. Infatti proprio allo scadere del primo tempo suona un campanello di allarme per la Vecchia Signora: Szczesny viene chiamato agli straordinari su una spizzata da corner e mantiene in vita il vantaggio bianconero. Nella ripresa l’atteggiamento remissivo non cambia e la Juve continua a perdere troppi palloni in uscita. L’uomo più in difficoltà è senza dubbio Paulo Dybala, che non riesce ad iscriversi al tabellino dei marcatori in Champions da quella super doppietta dello scorso anno contro il Barcellona, ma soprattutto perde diversi palloni in mezzo al campo e costringe Allegri ad inserire Pjanic al suo posto. La Juve deve ancora dire grazie al proprio portiere che salva in uscita, non facendo rimpiangere Buffon. Dal Camp Nou arrivano buone notizie con il vantaggio catalano, che permetterebbe ai campioni d’Italia di accedere al turno successivo anche con una sconfitta. Al minuto 83 i greci vanno ancora vicini al pari, ma questa volta sbattono sulla traversa. Così, dopo aver sofferto più del dovuto, la Juventus chiude i conti con il neoentrato Bernardeschi. Il talentino di Carrara prima prende la mira con un tiro dalla distanza respinto da Proto, poi colpisce al minuto 90 con un sinistro chirurgico, firmando il suo primo gol in Champions. Con questa vittoria Allegri raggiunge per l’ottava volta su otto tentativi la fase ad eliminazione diretta e si mette alle spalle di Wenger in questa speciale classifica. Missione compiuta quindi per una Juve che per puntare alla terza finale in 4 anni deve però assolutamente trovare più continuità di gioco ed intensità all’interno della stessa partita. Adesso per un po’ testa al campionato perché c’è una vetta da riconquistare.

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