Atalanta, sogni contro incubi nella campagna di Borussia

Posted By on Dic 12, 2017 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

Il muro giallo, il fascino di una nobile d’Europa, sebbene caratterizzata da alti e bassi soprattutto negli ultimi anni. La beffarda urna di Nyon mette l’Atalanta di fronte al Borussia Dortmund nei sedicesimi di finale di Europa League, l’avversaria probabilmente più forte nel lotto delle seconde classificate. Poca fortuna per quanto riguarda il campo ma tanto entusiasmo fuori: a confronto saranno anche due tifoserie caldissime e spettacolari.

Le due compagini arrivano da momenti radicalmente opposti. I bergamaschi possono puntare sulla spinta ambientale e dall’onda positiva che ancora gli uomini di Gasperini stanno riuscendo a cavalcare. Dall’altra parte c’è un BVB che, tolta una sfida di Coppa di Germania, non vince da dodici partite e sta affrontando il cambio in panchina dopo l’esonero del disastroso Peter Bosz. A febbraio c’è elevata probabilità che le carte si rimescolino, perché il nuovo tecnico Stöger avrà delle settimane di lavoro senza campionato in cui modellare la squadra.

L’ex allenatore del Colonia dovrà lavorare soprattutto sulla difesa, vero cruccio dei tedeschi da anni a questa parte. Prima Tuchel e poi Bosz hanno impostato un calcio offensivo tralasciando quasi totalmente i meccanismi della retroguardia, spesso abbandonata a sé stessa e con grossi problemi di posizionamento. In varie circostanze i centrali si sono trovati a sessanta metri dalla porta, lasciando praterie in cui gli attaccanti avversari hanno banchettato.

Questo aspetto si sposa perfettamente con la capacità di giocare in velocità dell’Atalanta. Gasperini con ogni probabilità oserà con il Papu Gomez da prima punta, essendo il più veloce per guidare le ripartenze. Il 3-4-2-1 del tecnico dovrà essere in grado di neutralizzare la fantasia di Yarmolenko e Pulisic, le ali in grado di giocare sostanzialmente in ogni posizione, dagli spazi intermedi alla fascia, e non concedere spazio ad Aubameyang. Del trio offensivo il più pericoloso sembra però Pulisic, il classe 1998 statunitense che crea gioco e occasioni in ogni modo possibile.

Per bloccare Aubameyang la soluzione è semplice: non concedere spazi. Una difesa bassa e attenta nel posizionamento potrebbe bastare per non concedere corridoi alla punta gabonese, ma l’equilibrio di reparto sarà fondamentale per coprire sui due fantasisti in posizione atipica. Una strategia parzialmente attendista prima che offensiva: pungere in ripartenza, andando via in velocità con gli esterni – ragion per cui Castagne può essere più funzionale di Hateboer – per raggiungere il passaggio del turno.

Le probabilità di raggiungere gli ottavi per l’Atalanta non possono ragionevolmente essere alte, sebbene già nel girone i nerazzurri siano stati in grado di mettersi alle spalle due favorite come Lione (secondo) ed Everton, oltre all’Apollon di Limassol. Dall’altra parte il Dortmund ha faticato in Champions League, finendo dietro Real Madrid e Tottenham – con quattro sconfitte in quattro sfide – e due soli punti rimediati contro il modesto Apoel Nicosia. Solo la miglior differenza reti rispetto ai ciprioti ha permesso ai tedeschi di guadagnarsi il terzo posto e l’Europa League. Un incubo che fa contrasto con il sogno dell’Atalanta, intenzionata a sovvertire di nuovo i pronostici.

Submit a Comment