L’Inter difende la testa contro la nuova Udinese di Oddo

Posted By on Dic 16, 2017 | 0 comments


di Elia Faggion

 

Ci siamo lasciati con l’Inter che superava indenne l’ostica prova dell’Allianz Stadium, grazie ad uno 0-0 che è stato lo specchio del timore, da parte di entrambe le squadre, di perdere la partita.  L’Inter mantiene così la testa della classifica, complice il successivo pareggio del Napoli contro la Fiorentina, ma già da questa giornata la sua leadership nel campionato potrebbe essere messa in discussione.

A San Siro arriva l’Udinese, squadra tredicesima in classifica recentemente affidata a Massimo Oddo. L’ex allenatore del Pescara ha rinnovato una squadra che non riusciva a ben interpretare il 4-4-2 fluido di Delneri, vincendo 2 delle 3 partite disputate. È vero che i successi sono arrivati contro Benevento e Crotone, ma per certificare la credibilità dei bianconeri, ad esempio, c’è da dire che, al suo esordio sulla panchina friulana, Oddo mise in seria difficoltà un Napoli che vinse solo grazie al gol di ribattuta su rigore di Jorginho.

Oltre ad essere una squadra sulle ali dell’entusiasmo ed estremamente galvanizzata, l’Udinese gioca con un modulo – il 3-5-2 – che potrebbe, nella sua natura, inibire con buona efficacia gli attacchi dell’Inter. Se ben interpretato, infatti, questo modulo consente ai 3 difensori centrali di gestire con maggiore “facilità” l’unica punta Icardi, e di coprire con puntualità gli attacchi provenienti dalle corsie esterne (dove l’Inter attacca con maggior frequenza). Con questo modulo il Cagliari riuscì a contrastare bene, dieci giorni fa, la squadra di Spalletti, che passò in vantaggio con un fortunoso gol di Icardi. Stesso discorso si può fare per la gara contro il Genoa, risolta sui sviluppi di un calcio da fermo -segnò D’Ambrosio – sul finale di una partita davvero difficile per l’Inter: l’allora squadra di Juric si disponeva con il 3-4-3.

La capolista in casa ha vinto 7 partite su 8 – l’unico pareggio è arrivato contro il Torino – e quindi chiaramente parte da favorita. Quello che intendo sottolineare, però, è che senz’altro domani non sarà una partita “scontata” come poteva essere quella con il ChievoVerona. All’Inter serviranno personalità e qualità nel palleggio, cercare verticalizzazioni e giocate rapide, per muovere le fitte maglie bianconere, che domani cercheranno comunque di proporre volume di gioco. L’Inter, come spesso accade, farà la partita; anche se come spesso ripetiamo è, nella sua essenza, molto più pericolosa in transizione. L’Udinese comunque non andrà a Milano per girare i Navigli o ammirare la maestosità del Duomo. Partita non scontata, che potrebbe avere conseguenze nella nobiltà della classifica.

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