La caccia continua

Posted By on Dic 17, 2017 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Roma e Napoli chiamano, la Juve risponde. Il sorpasso all’Inter è cosa fatta e i bianconeri, ad una settimana dal confronto con i giallorossi allo Stadium, tornano secondi in classifica. Vittoria in scioltezza a Bologna 3-0. Tanta personalità, corsa e giocate che confermano una Juve ritrovata. E la caccia al primo posto continua.
Seconda panchina consecutiva per Dybala che non trova spazio nel 4-3-3 di Allegri. Il tecnico gli preferisce la fisicità di Mandzukic e la velocità nel breve di Douglas Costa. Il croato, oltre che in occasione della rete del raddoppio, è fondamentale in appoggio ad Higuain ed è il migliore dei suoi spalle alla porta. Quando è l’ex Bayern in possesso di palla la Juve guadagna metri e spazio, perchè ha il tempo necessario per salire. A far la differenza il continuo movimento dell’undici allegriano, in particolar modo i centrocampisti sempre pronti ad accorciare in caso di (rari)assalti avversari o di palle vaganti. Juve corta, compatta e continua nel sostenere la propria manovra con le avanzate degli esterni. Un Bologna impaurito è costretto sin da subito a retrocedere entro i propri sedici metri. La Juve osa, consapevole della propria superiorità tecnica e fisica. Tant’è che in fase di possesso Alex Sandro staziona altissimo, permettendo a Mandzukic di accentrarsi e, di fatto, avvicinarsi alla porta emiliana. I rossoblu hanno in Verdi l’unico sbocco di una manovra asfittica, frutto di un atteggiamento sin troppo rinunciatario. Ma la Juve del Dall’Ara è un carrarmato, che fiacca l’avversario per 25 minuti e passa con un buon pressing e trova il colpo di Pjanic (e la complicità di Mirante) per sbloccare la situazione. Il Bologna non preoccupa mai, perchè le linee di passaggio sono oscurate e il recupero palla della Juventus avviene spesso e volentieri nella metà campo dei locali. Trentanove palle perse. Tante, tantissime se si considera che la squadra di Donadoni ha, a fine match, un possesso del 38%. La ferocia juventina costringe inoltre i bolognesi ad effetuare 22, dicasi ventidue, lanci lunghi contro i nove della Signora. Un dato che fotografa in pieno differenza di propositi e di lucidità fra le due squadre. Ancor più del 3-0 finale che proietta la Juve a -1 dal Napoli. L’inseguimento ai partenopei continua. E sabato arriva la Roma.

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