Atalanta, un mercato di secondo piano

Posted By on Gen 9, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi

Mentre impazza il mercato e la corsa al colpo per sistemare la rosa, l’Atalanta sta a guardare e lavora a operazioni minori e in prospettiva. Puntellare un roster rivelatosi ai limiti della perfezione per i primi quattro mesi di stagione è effettivamente complicato, considerando soprattutto che l’intenzione della dirigenza è di non toccare il nucleo dei 16 giocatori di movimento che hanno accumulato oltre 600 minuti da agosto ad oggi. Gasperini ha trovato chimica ed equilibrio anche nel turnover e ha reso i nerazzurri una macchina perfetta per raggiungere gli obiettivi mid-term prefissati a inizio stagione.

L’unica modifica che la dirigenza dovrebbe apportare riguarda la cessione di Jasmin Kurtic. La crescita di Cristante ed il rendimento di Ilicic hanno chiuso gli spazi allo sloveno e le non convocazioni per i match contro Roma e Napoli sono un segnale inequivocabile. Le voci di mercato avvicinano il classe 1989 alla Spal. Essendo però Kurtic uno dei sopracitati sedici è probabile che Gasperini richiederà un sostituto con le stesse caratteristiche: corsa, inserimento, capacità di giocare sia sulla trequarti che a centrocampo e discreta tecnica di base.

I nomi che finora sono circolati sono in realtà di giocatori con caratteristiche maggiormente offensive rispetto all’identikit tracciato. Si parla di un forte interessamento per il funambolo del Nizza Allan Saint-Maximin, classe 1997 dotato di estro e velocità ma poco avvezzo a difendere. Difficile però che l’ex Monaco e Hannover lasci la Costa Azzurra: ha già superato i mille minuti in Ligue 1 e Favre lo ha schierato titolare nelle ultime cinque gare.

Sembra invece poter prendere quota l’idea Emanuele Giaccherini, da tempo ai margini della rosa del Napoli: soltanto tre presenze da titolare di cui soltanto una in Serie A. L’operazione potrebbe rivelarsi più semplice del previsto e garantirebbe all’Atalanta un giocatore di temperamento e corsa in grado di giocare all’occorrenza anche sulle fasce.

Più difficile sarebbe invece vederlo nei due di centrocampo, dove Gasperini valuterà la crescita di Haas, Schmidt e Melegoni. Né il brasiliano né lo svizzero hanno impressionato nei pochi minuti a loro disposizione, mentre il classe ’99 è addirittura fermo a zero minuti. Si valutano possibili prestiti in Serie B, operazioni comunque di secondo piano e che non influenzeranno particolarmente le scelte di formazione. Lo stesso vale per Luca Vido, che sembra avere offerte dalla cadetteria, mentre Bastoni potrebbe anticipare il proprio trasferimento all’Inter se i nerazzurri dovessero trovarsi con l’acqua alla gola a livello di centrali difensivi. Non tutti dovrebbero abbandonare Bergamo, ma c’è margine per un paio di rinunce indolori.

L’ultima situazione delicata su cui Sartori deve tenere un occhio di riguardo è quella di Riccardo Orsolini, che si è ritagliato qualche spezzone in più degli altri giovani, ma soltanto una presenza da titolare e 225 minuti spesi sul campo. L’ex Ascoli, di proprietà della Juventus, sembra avere anche altre offerte: l’Atalanta cedendolo rischierebbe però non solo di trovarsi corta in avanti, ma di privarsi anche di un giocatore con ampio margine di crescita. Il potenziale da sviluppare c’è, soprattutto considerando che l’accordo di prestito con la Juve è biennale e scadrà nel 2019. In altri lidi Orsolini avrebbe maggiori possibilità di giocare, ma a Bergamo il suo sviluppo può impennarsi: gli serve probabilmente solo un pizzico di fiducia in più.

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