Inter e Roma non possono perdere

Posted By on Gen 20, 2018 | 0 comments


di Elia Faggion

 

Inter e Roma, protagoniste per differenti ragioni in quest’apatica sessione di mercato invernale, si ritrovano in campo domani sera, sotto le luci di San Siro. La dirigenza baùscia si è mossa astutamente, nutrendo le magre fila di giocatori comandate da Spalletti senza portare mani alle tasche: in prestito sono arrivati Lisandro Lopez dal Benfica e Rafinha dal Barcellona. Quella romanista è costretta invece a zaffare alcune falle compromettenti, di quel bilancio che deve essere presentato in break even entro fine stagione: ecco che un big è pronto a partire.

Sono entrambe situazioni delicate, dato che l’Inter deve tornare alla vittoria dopo un’ampia astinenza (il 3 dicembre l’ultima volta, contro il Chievo), e riprendere quel margine guadagnato mesi fa sul quarto posto, mentre la Roma ha bisogno di un risultato che possa ammansire i vibranti animi, dopo il Nainggolan-gate, le scomode parole di Strootman, l’eliminazione dalla Coppa Italia, le critiche per scelte di mercato unilaterali, ed il sorpasso della Lazio in campionato.

Sarà una partita tesa, nervosa. Il calcio quadrato e ripetitivo dell’Inter spallettiana si incastra con quello triangolare, palleggiato, e rigido di Eusebio. Fondamentale sarà il predominio del centrocampo, dato che i moduli utilizzati dai due allenatori obbligano i centrocampisti a duelli individuali (il pivote romanista contro il trequartista interista, e le due coppie di mezzali che si guardano in faccia). Inoltre, in un campionato come questo, in cui le piccole non riescono quasi mai a mettere i bastoni tra le ruote delle grandi, con la conseguente lievitazione del peso specifico degli scontri diretti, conterà innanzitutto non perdere. Potrebbe prevalere l’ansia e generarsi un “Inter-Lazio bis”.

Inter-Roma è anche una sfida al passato, perché Spalletti ritroverà l’ex con la quale ha vissuto “la seconda volta”, lasciata poi tra le polemiche, mentre il neo acquisto Rafinha, dalla tribuna, osserverà con particolare attenzione Nainggolan, l’uomo che nel 2015, in un’infausta notte europea, con un intervento travolgente, fece iniziare il suo calvario fisico infortunandolo gravemente alla caviglia.

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