Luca Rizzo, dalla gavetta all’Europa

Posted By on Gen 24, 2018 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

Come da aspettative, il mercato in entrata dell’Atalanta in questo mese di gennaio è rimasto piuttosto stagnante. La rosa costruita in estate si è rivelata all’altezza e il mercato di riparazione è servito soltanto per liberare Kurtic, ormai scivolato a riserva di lusso, e sostituirlo con uno dei migliori profili possibili: Luca Rizzo. Del classe 1992, prodotto del vivaio della Sampdoria, si è sempre parlato poco e lui stesso ha avuto pochi spazi per crescere in Serie A, dove è arrivato a conclusione di un lungo percorso. I prestiti tra Pergocrema, Foligno e Pisa in Lega Pro lo hanno formato, poi si è messo in luce con il Modena in Serie B.

Nel 2014 è tornato a Genova in pianta stabile, ma dopo un buon approccio con la massima categoria in blucerchiato ha scelto di andare al Bologna l’estate successiva, per 6 milioni di Euro tra prestito e riscatto. Anche in rossoblù la sua partenza aveva lasciato ben sperare, ma poi è stato frenato da diversi problemi fisici di natura soprattutto muscolare. Al calo di rendimento è seguito il passaggio alla Spal dopo due stagioni al Dall’Ara, ma soltanto in prestito, con spazi abbastanza chiusi anche per questione di modulo: nel 3-5-2 ha fatto fatica ad integrarsi.

Rizzo è infatti un giocatore con spiccate doti offensive, veloce e dotato di un eccellente piede destro, che può agire su tutto il fronte d’attacco essendo pericoloso da ogni posizione. Ha rapidità per prendere il fondo o puntare l’uomo, così come ottima capacità di entrare in mezzo al campo quando parte da sinistra. Sa anche agire centralmente, sia da trequartista che da interno. Questo suo essere “ibrido” è ciò che lo ha maggiormente penalizzato in carriera, insieme forse a poca precisione in fase di non possesso. Il tutto contornato da infortuni ancora un po’ troppo frequenti per garantirgli continuità.

Il suo acquisto è stato per l’Atalanta una soluzione low cost, poiché Rizzo è arrivato a Bergamo in prestito con diritto di riscatto. I nerazzurri hanno visto la possibilità di trovare un altro giocatore italiano da rilanciare ad alti livelli. Sa coprire entrambe le posizioni alle spalle della punta, in casi estremi potrebbe anche sistemarsi tra i due di centrocampo. Esattamente come faceva il suo predecessore Jasmin Kurtic, ceduto proprio alla Spal; Rizzo non è il suo alter ego ideale dal punto di vista della duttilità e per caratteristiche, ma ci siamo molto vicini.

Difficilmente il venticinquenne ligure rimarrà a lungo seduto in panchina: visto il mese di febbraio ricco di impegni che attende l’Atalanta è probabile che si ritaglierà da subito i suoi spazi, sfruttando ogni occasione possibile per guadagnarsi la conferma. “L’Atalanta è una famiglia unita che lavora per un obiettivo”, così Rizzo si è espresso alla sua presentazione. La famiglia si è allargata e l’ex Bologna e Samp vuole integrarsi all’interno il prima possibile. Dopo averla punita in campionato con uno dei suoi due gol stagionali forse ha anche qualcosa da farsi perdonare.

 

 

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