Vincente…a fatica

Posted By on Gen 28, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
La Juve vince (2-0) ma non convince. Come con Cagliari e Genoa i bianconeri appaiono svagati ed imprecisi per larghi tratti della gara, pur confermando una buonissima tenuta difensiva. Con fatica arrivano i tre punti ed anche il momentaneo sorpasso al Napoli.
A facilitare le cose a Madama ci pensano due ingenuità, una per tempo, di Bastien e Cacciatore che prendono il rosso e lasciano il Chievo nei guai. I gialloblu rimangono in gara per un’ora abbondante e tutto sommato rischiano poco. La Juve del Bentegodi è lenta e sfilacciata sin dall’inizio. A complicare il tutto ci pensa una trasmissione della palla farraginosa e prevedibile che permette ai clivensi di accorciare le distanza tra i reparti ed oscurare le linee di passaggio. Per queste ragioni la Juve si affida alle discese di Douglas Costa, l’unico capace ad accelerare da fermo e creare la superiorità numerica. Non si accende Pjanic che ”alza” la sua posizione (più trequartista che play basso), ma non il ritmo. E allora Allegri, poco prima del secondo rosso in casa Chievo, torna al 4-2-3-1 inserendo Bernardeschi per Sturaro. L’ex viola, seppur in alcune occasioni troppo precipitoso, costringe i padroni di casa ad allargare le proprie maglie lasciando più spazio centralmente. I bianconeri cominciano a stazionare davanti l’area di Sorrentino con azioni di stampo pallanuotistico. La palla viaggia per vie orizzontali, prima di trovare il varco giusto. La pazienza si conferma virtù dei forti, perchè i bianconeri non si fanno prendere dall’isteria di affrettare la giocata ma aspettano il mo(vi)mento giusto. Pjanic imbuca alla sua maniera per Bernardeschi e Khedira trova l’angolo. Il gioco senza palla fa la differenza. Ancora una volta.
La Juve sfrutta a dovere la doppia superiorità numerica, ma certamente non incanta. Le ultime settimane mostrano una squadra leggermente imballata per i carichi di lavoro a cui Allegri la sta sottoponendo e forse anche un piccolo calo mentale. L’obiettivo nel mirino sono gli ottavi di Champions con il Tottenham. Sedici giorni di tempo per arrivare in forma. Con gli inglesi servirà tutt’altra Juve.

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