Voglia di riscatto

Posted By on Gen 28, 2018 | 0 comments


di Vincenzo Boscaino

 

Finalmente si rigioca, finalmente la Fiorentina può riscattarsi sul campo e gettarsi alle spalle la partita contro la Sampdoria che ancora pesa, e non poco.
Fiorentina – Verona è una partita per rilanciarsi, una partita in cui ritornano Thereau, Astori e Veretout, una partita dove Pioli potrà finalmente rischierare quel 4-3-3 che tanto aveva fatto bene fino a poche settimane fa.
Proprio l’allenatore Viola in conferenza pre-partita cerca di tenere la concentrazione alta e di non sottovalutare l’avversario:” Non ci sono partite più facili di altre da preparare, anche perché abbiamo tantissime motivazioni dopo il digiuno di vittorie e la sconfitta di domenica scorsa. Ci aspettiamo un Verona combattivo, che ce la metterà tutta per portare a casa un risultato positivo, ma le nostre motivazioni sono forti almeno quanto sono le loro”.
Inevitabile la domanda anche sull’occasione persa la scorsa settimana:” La valutazione della gara contro la Sampdoria è stata abbastanza semplice, non abbiamo giocato bene, mentre gli avversari lo hanno fatto meglio di noi. Siamo una squadra che quando non gioca bene spesso non porta a casa il risultato. L’allenatore ha delle responsabilità, ma in questa settimana ho visto voglia di ripartire e la gara di domani è sicuramente molto importante in questo senso”.
La Fiorentina scenderà in campo con tutti i “titolarissimi”. Difesa a 4 con Laurini-Pezzella-Astori-Biraghi che difendono la porta di Sportiello. A centrocampo Benassi- badelj- Veretout avranno il compito di innescare la velocità di Chiesa e fornire palloni suoi piedi a Thereau. In attacco spazio all’inamovibile Simeone, a cui tutti chiedono di essere decisivo per la vittoria finale.
In conferenza Pioli ha risposto anche a chi chiedeva di vedere Chiesa più spostato verso il centro, ad affiancare Simeone negli ultimi 20 metri:” “L’idea di sfruttare le qualità offensive di Chiesa c’è, ma Federico lo vedo più come uomo di fascia. Vedo meno indicato per la sua crescita partire dal centro ed uscire vero esterno, ma un calciatore intelligente non deve aver problemi a giocare un po’ più basso o più alto, un po’ più centrale o un po’ più esterno.”
L’Europa non è ancora svanita, e Fiorentina-Verona è il trampolino per rilanciarsi, per sognarla di nuovo.

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