Atalanta, il peso della Coppa

Posted By on Gen 30, 2018 | 0 comments


di Giorgio Dusi

 

Per le più blasonate la Coppa Italia è un passatempo o poco più, un trofeo che quando viene vinto porta allegria e soprattutto “fa numero”, ma se non arriva i drammi si possono comunque evitare. Vedasi la gestione di Roma e Napoli quest’anno, ma di esempi presenti e passati se ne possono trovare diversi. La Juventus dall’arrivo di Massimiliano Allegri ha iniziato a prendere la competizione più sul serio e l’ha sempre portata a casa, battendo in finale due volte la Lazio e una il Milan.

Le realtà di provincia sono sempre rimaste defilate, se escludiamo qualche exploit clamoroso come quello dell’Alessandria nel 2016. Se alcune big hanno infatti deciso di snobbare la Coppa Italia, lo stesso hanno fatto squadre meno attrezzate, concentrate più sulla salvezza. L’Atalanta, per mentalità e per determinazione, non ha potuto permettersi di fare questa scelta, perché la crescita iniziata con l’arrivo di Gasperini deve avere un punto d’arrivo tangibile, che non sia semplicemente una “presenza in Europa” per quanto già possa valere.

Ed ecco la Coppa Italia. Quella competizione in cui i nerazzurri hanno vinto a Napoli, che è uno dei pochi trofei nella bacheca della società bergamasca (vinto nel 1963), che è forse l’unico davvero alla portata. Certo sormontare l’ostacolo Juventus è difficile per tutti, a tratti rischia di diventare impossibile se i bianconeri dovessero presentarsi in piena salute.

L’Atalanta deve però guardare a sé stessa e all’obiettivo: ha dimostrato tante volte di sapersela giocare con chiunque. E la Juve ha le sembianze del “mostro finale” per provarlo in definitiva. Con una motivazione in più: fare un altro passo verso una coppa da portare a casa. Perché a Bergamo la Coppa Italia non è un peso, ma un sogno.

 

 

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