Il Benevento,VAR…ispettato

Posted By on Feb 25, 2018 | 0 comments


Francesco Falzarano

Inter vs Benevento due a zero, potrebbe essere questa la perfetta “sintesi” del match tra i nerazzurri e i giallorossi, con l’Inter che in casa, in quella scala del calcio sconosciuta al Benevento vince con un risultato all’inglese e senza troppi patemi. Invece quella “sintesi” a cui abbiamo fatto accenno prima é totalmente errata e dietro nasconde un mondo sconosciuto. Già perché la strega spadroneggia a San Siro, tatticamente è tecnicamente. Gioca palla a terra, esce palla a terra, costruisce palla a terra e tramite questo credo cerca l’impresa, che nello specifico non si chiama “vittoria a Milano”, perché quella ieri era meritata, ma si chiama salvezza. Questa é a tutti gli effetti la squadra di Roberto De Zerbi, che finalmente ha totalmente preso le redini ed il credo tecnico tattico del Benevento. Ricerca costante dell’uomo libero partendo da dietro, con qualità e senza paura, per finire con verticalizzazioni sulla trequarti alla ricerca dei fantasisti davanti che non danno punti di riferimento. La squadra recepisce ed applica, il mix é bello da vedere e divertente da seguire, con un Inter senza distanze e senza ordine  tecnico tattico. Inter in balia del Benevento ? Si, e non siamo alla PlayStation. Il campo é giudice supremo e ieri chi ha visto la partita sa che dietro quel 2-0 si nascondono tanto lavoro, idee e rabbia, soprattutto rabbia. Già perché noi abbiamo sempre scritto che era inutile parlare di salvezza, se non veniva prima recuperata la dignità. Il Benevento c’è l’ha fatta, ed ora che si gioca le partite con il rispetto degli avversari ed é quindi arrivato il momento di avere rispetto anche dagli arbitri. La nostra oggettività verso i colori giallorossi é stata lampante durante tutto l’arco del campionato , più o meno come l’oggettivitá, quantomeno distorta, del figlio d’arte Pairetto ieri sul prato di San Siro. Il calcio é fatto di episodi, e gli errori arbitrali non devono essere un alibi, a noi non piace parlarne. Ma una maglia, dei colori ed uno stemma diverso dall’altro non devono cambiare metro di giudizio. Vero la sudditanza psicologica c’è sempre stata e ci sarà sempre, ma non davanti l’evidenza, non davanti l’ovvio, non se c’è il VAR, che sta creando problemi a non finire. Il rigore non dato a Cataldi sullo 0-0 urla ancora vendetta, ( al pari del goal regolare di Iemmello all’andata che avrebbe sancito il 2-2, anche lì VAR non visto ), ma qui lo strumento non c’entra, perché quel rigore di eri si sarebbe visto anche dall’Olimpico fino a San Siro. Parlare poi dei cinque falli killer di Gagliardini senza neanche ammonizione ci sembra irrispettoso e astratto, così come Skriniar che ultimo uomo ferma Coda verso la porta, fallo neanche fischiato. Poi però Viola viene espulso…e nella testa di tutti i tifosi del Benevento ma diremmo anche degli amanti di questo aggeggio rotondo appare un grande punto interrogativo. Dispiace, perché il calcio non è solo per i grandi, dispiace perché al contrario gli stessi episodi sarebbero stati valutati diversamente, dispiace perché di questo non si parlerà perché Inter vs Benevento non è una sfida importante ma solo una cenerentola contro una grande, dispiace perché il prato verde é il giudice supremo e non fattori esterni, dispiace perché ieri un bambino non avrebbe fatto il tifo per il mondo calcio, dispiace perché anche per questo non siamo ai Mondiali, dispiace perché Benevento, Verona, Spal, Crotone hanno gli stessi diritti delle altre squadre, almeno sulle cose evidenti e lampanti, dispiace perché dispiace. Senza contare che Maresca, ieri arbitro VAR, é stato l’arbitro che ha chiesto più volte in tutto il campionato al direttore di gara di consultare lo strumento tecnologico, e quel famoso punto interrogativo diventa ancor più grande. Ma lasciamo tutto alle spalle e pensiamo al campo,   quindi bravo Benevento. per la prima volta ci sentiamo di scrivere a chiare lettere di crederci, fino alla fine. Il Benevento sta rispettando il campionato, e il Benevento VAR…ispettato.

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