Benevento, silenzio, rispetto e …

Posted By on Mar 11, 2018 | 0 comments


Francesco Falzarano

Partita assolutamente surreale, quella che il Benevento si appresta a disputare domani, quando da nord a sud ci si sta per mettere in tavola. Il campionato riparte, e i giallorossi fanno tappa all’Artemio Franchi di Firenze, contro una detronizzata Fiorentina. Tanto silenzio in casa giallorossa, nel preparare una partita delicatissima e che si giocherà in un clima che nulla avrà con il calcio, ed il divertimento puro. Un silenzio che è stato mantra anche di Roberto De Zerbi, scoppiettante di solito di fronte ad un microfono, e sibillino questa volta “non voglio parlare di questioni tecnico-tattiche, è come se non ci fosse più un mio giocatore”. Insomma nessuna voglia di parlare di calcio, ne di arringare una partita che nella situazione della strega è fondamentale come tutte le altre. Difficile parlare di cattiveria agonistica, o divertimento ha eclissato De Zerbi, che poi nel rispetto più totale ha anche detto “avevamo dato la disponibilità totale a non giocare, avremmo preferito anche noi non giocare”. Parole strane, silenziose, rispettose, di fronte ad un dolore che ha colpito ed unito in unica bandiera l’Italia tutta. Ieri all’arrivo a Firenze, la direzione è stata immediatamente il “muro del pianto”, dove calciatori e staff hanno affisso una bandiera a tinte giallorosse. Poi c’è il calcio giocato, che riparte, una partita cruciale per la causa giallorossa, che comunque senza nessun timore deve affrontare una Fiorentina, in un momento inenarrabile, perché qualunque parola usassimo non potrebbe mai rispecchiare lo stato d’animo dei viola. Ci sarà il ricordo, la commozione, le lacrime, un saluto e ancora altri dieci e altri cento, in un ambiente che urla dolore per la perdita di un uomo prima che del proprio capitano. Poi ci sarà il fischio d’inizio, e la gara partirà, e senza addentrarci troppo in tematiche da campo, sarà una gara che il Benevento con silenzio e rispetto, comunque dovrà tentare a tutti i costi di far sua, per portare a casa l’intera posta in palio. Un saluto, gigantesco alla famiglia di Davide Astori, madre, padre, fratelli e parenti tutti, fino ad arrivare alla sua compagna a cui è stato portato via un pezzo di vita, per chiudere con la piccola Vittoria. Nella speranza che questo piccolo gesto possa arrivare al cuore dei destinatari. Un in bocca al lupo va anche al Presidente Oreste Vigorito, colpito da un malore, ma sulla via della guarigione. Fiorentina vs Benevento, molto più di una partita, ma anche una partita.

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