Cuore, gambe e testa a Marassi

Posted By on Mar 11, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

Ho sempre considerato la partita del Milan a Marassi contro il Genoa come un appuntamento molto speciale: sia per motivazioni personali che per storia e blasone delle due compagini; a Genova nel lontano 7 Settembre del 1893 nasce il calcio in Italia grazie al designer e filantropo londinese Charles De Grave Sells che fonda il Genoa Cricket and Football Club. Un altro britannico fu fondatore del Milan Football and Cricket Club nel 1899, Sir Herbert Kilpin; le origini della propria tifoseria sono, per entrambe, popolari ed operaie.La loro rivalità è tanto profonda quanto ottusamente cieca fino a sfociare nella tragedia del 29 Gennaio 1995 con l’accoltellamento del giovane tifoso rossoblu Vincenzo Spagnolo; la croce di San Giorgio compare negli stemmi sociali di tutte e due le società ed a loro volta sui vessilli e le insegne delle città di Milano e di Genova.
I punti di contatto fra le due realtà sono innumerevoli così come il fascino delle due città…Il Milan deve avvicinarsi a questa partita con la giusta attenzione, tante squadre hanno fatto figuracce al Marassi ed i ragazzi di Gattuso, in particolare,vengono proprio da 3 sconfitte consecutive su questo campo; questo Genoa di Ballardini è una formazione molto aggressiva che porta sempre gli avversari a giocar male, soprattutto in casa sua. Gattuso cerca subito la reazione dopo la brutta sconfitta di giovedì in Europa League ed inserirà due nuovi elementi nella formazione titolare: Borini e Kalinic. A questi si potrebbe aggiungere Montolivo, in ballottaggio con l’argentino Biglia per un posto in regia. Dall’altra parte i rossoblu vogliono continuare nel loro percorso e con tre vittorie e due sconfitte nelle ultime cinque, continuano a giocare un buon calcio. Solito 3-5-2 per il Genoa con solo qualche dubbio a centrocampo con ancora un posto da assegnare sulla destra tra Pereira e Rosi ed uno al centro tra Bessa e Rigoni. In attacco Pandev sarà il titolare, Galabinov e Lapadula si giocano un posto.
Solo una partita concentrata e con il giusto piglio può permettere al Diavolo di tentare l’ultimo assalto al quarto posto.

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