Atalanta, l’impresa più difficile

Posted By on Mar 14, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi
L’Allianz Stadium è il campo più inaccessibile della nostra Serie A. Lo dicono i numeri – le sconfitte dal 2011 si contano sulle dita di una mano – e anche l’attuale stagione. Il miglior rendimento interno è infatti quello della Juventus, che tra le mura amiche ha preso 34 dei 39 punti a disposizione fino a questo momento. Nel recupero della ventiseiesima giornata l’Atalanta proverà in tutti i modi a entrare nell’élite di quelle squadre in grado di uscire indenni dal fortino bianconero. Ma servirà qualcosa di più di un’impresa per fermare un treno in corsa ad altissima velocità, reduce da undici vittorie consecutive e lanciato dritto verso la conquista del settimo scudetto consecutivo.
Sarà il terzo incontro tra le due squadre nell’arco di 45 giorni. Tra gennaio e febbraio Juve e Atalanta si sono infatti contese un posto in finale di Coppa Italia. Ad uscirne vincitori sono stati i bianconeri con un doppio 1-0, verdetto inequivocabile costruito in gran parte a Bergamo, all’andata, con un Gonzalo Higuaín incontenibile. Il ritorno allo Stadium è diventato più che altro una formalità per i bianconeri, che hanno anche rischiato, ma alla fine gestendo ritmi e partita si sono presi la finale con un altro 1-0. Mai come in quell’occasione l’Atalanta è andata vicina a non perdere a Torino. Non gli capita da nove gare in tutte le competizioni, dal maggio 2009, quando rimediò un 2-2. Per ritrovare invece l’ultima vittoria in Serie A bisogna riavvolgere il nastro fino al 3 febbraio 2001: si giocava all’Atleti Azzurri d’Italia e la Dea si impose per 2-1.
I numeri e i precedenti sembrano condannare in partenza un’Atalanta in ripresa, ma comunque ancora in difficoltà fisica. Le assenze di Caldara e Gomez, ormai una costante da inizio stagione, peseranno nell’economia di gioco di Gasperini, il quale ha sì sostituti all’altezza, ma vede la rosa a sua disposizione in panchina restringersi vistosamente. Come al solito, i nerazzurri si appiglieranno alla verve di Josip Iličić, finora miglior giocatore in stagione. Si è già quasi consacrato al Westfalenstadion, un altro grande palcoscenico; ora deve ripetersi a Torino, in casa della Juve, per spezzare un incubo e centrare con la sua Atalanta l’impresa più difficile. Perché la Samp, con una gara in più, dista soltanto tre punti. E quando sente profumo d’Europa la Dea sa accelerare più di tutte.

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