Atalanta, non bastano le idee

Posted By on Mar 15, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi

L’Atalanta per la seconda volta nel giro di due settimane è uscita sconfitta dall’Allianz Stadium. Dopo l’1-0 di Coppa Italia è arrivato il 2-0 in campionato, e la diagnosi è la stessa del 28 febbraio: la Juventus è semplicemente più forte. Lo hanno dimostrato soprattutto Costa e Higuain nella triangolazione a tutto campo per il gol del vantaggio. Una perla di talento a cui la Dea ha provato a rispondere con le idee, con il calcio Gasperiniano, fatto anche di scelte coraggiose.
Nell’undici iniziale il tecnico ha puntato a sorpresa su Haas a centrocampo, una scelta ponderata per alzare il pressing. Lo svizzero si è rivelato più adatto del connazionale Freuler e ha avuto il compito di andare sul terzino, con De Roon invece fisso in marcatura su Pjanic. L’aggressività dei difensori ha permesso di non soffrire troppo centralmente, ma alla prima uscita sbagliata da Mancini la Juve non ha perdonato. La prestazione del centrale classe 1996 è stata comunque di alto livello soprattutto nel primo tempo, per poi calare nella ripresa. La sua partita è terminata con un’espulsione ingenua, frutto soprattutto dell’inesperienza.
La tenuta difensiva dell’Atalanta è vacillata soprattutto negli errori dei singoli, sintomo che la preparazione della gara da parte di Gasperini è stata vincente, anche nelle scelte. Il tecnico si è poi spinto con i cambi: Cornelius, Petagna e Spinazzola al posto di tre centrocampisti, un all-in che ha pagato a caro prezzo con il gol del 2-0 di Matuidi che ha ammazzato la partita. La strategia di riempire un’area che era rimasta troppo vuota nel primo tempo – Gomez ha svariato molto e Cristante non ha quasi mai trovato i tempi per inserirsi un’area – ha pagato il giusto, visto che i bianconeri hanno trovato corridoi per ripartire e attaccare, fino a chiudere il match.
Gli zero tiri in porta con cui l’Atalanta ha chiuso il match sono un altro dato significativo che Gasperini si annota sul proprio taccuino, ma in questo caso sono più i meriti della Juventus, avversario semplicemente più forte dei nerazzurri. La Dea torna a Bergamo con una prestazione convincente al cospetto della più forte di tutte, ma senza risultato. Con il pensiero che fare punti a Torino era quasi proibitivo e la testa già focalizzata sui prossimi impegni, a partire dalla sfida di Verona del prossimo weekend.

Submit a Comment