La Samp abbandona ogni ambizione

Posted By on Apr 1, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

La sconfitta odierna tra le mura del Bentegodi di Verona rappresenta con tutta probabilità per la Sampdoria il finale e irrevocabile ridimensionamento. Basta parlare di competizioni europee. I blu-cerchiati sono tornati a metà classifica, dove stazionavano con continuità anche nelle scorse stagioni. Ottavi solo grazie al vantaggio negli scontri diretti contro la Fiorentina, hanno racimolato nelle ultime cinque gare la miseria di tre punti. Solo l’Udinese, che le ha perse tutte, ha saputo far di peggio nello stesso lasso di tempo.

Prima di oggi, non se la passava meglio il Chievo padrone di casa. I veneti avevano conquistato solamente cinque punti da inizio Dicembre a ieri grazie ai pareggi con Roma e Udinese e la vittoria contro il Cagliari. Se il campionato fosse incominciato in quel mese, a questo punto gli uomini di Maran sarebbero stati in fondo alla classifica. Con questa vittoria, invece, il vantaggio sul Crotone terzultimo si allunga a 4 punti e i clivensi prendono finalmente una boccata d’aria dopo settimane di apnea.

 Il 2-1 finale è il risultato più ricorrente nelle trasferte doriane sulla sponda gialloblù dell’Adige dal 2012 a oggi: ben quattro delle ultime sei gare al Bentegodi tra le due compagini sono terminate con questo risultato. Compresa quella di oggi. Dopo un primo tempo convincente coronato dalla realizzazione dal dischetto del solito Quagliarella, che ha nel Chievo la sua vittima preferita (10 gol), la Samp è infatti rientrata in campo dall’intervallo senza le giuste motivazioni. I gialloblù hanno allora preso le redini della gara e la hanno ribaltata con la schiacciata aerea di Castro, che non segnava in Serie A da ottobre, e il tiro-cross a rientrare di Hetemaj.

 “Oggi piove, bisogna stare zitti e ripararsi”; queste le parole di mister Giampaolo nella conferenza stampa post-partita. “Abbiamo fatto un ottimo primo tempo”, ha detto, “poi abbiamo smesso di giocare. Ma mentre con Crotone e Inter siamo usciti umiliati, oggi, avendo giocato, siamo semplicemente sconfitti”. Sulle tre disfatte consecutive, poi: “Il k.o. pesa perché va sommato ai precedenti. Ma non dobbiamo fare drammi”.

Niente drammi, ma allo stesso tempo niente più celebrazioni. Si può pensare che la Samp valga qualcosa in più della posizione che attualmente occupa, si può credere che non sia una squadra da metà classifica. Che sia una squadra di metà classifica, però, oggi è un’evidenzaLa

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