L’Inter e l’Atalan-tabù

Posted By on Apr 14, 2018 | 0 comments


Elia Faggion

 

A sette giornate dalla fine il peso specifico di ogni partita cresce spaventosamente. L’Inter non potrà commettere ulteriori passi falsi, se vuole salire sul treno di prima classe che porta alla Champions League. Anche se la squadra versa in uno stato di forma esaltante, raccoglie troppo poco in termini di punti: solo uno nelle ultime due sfide contro Milan e Torino. Questo dato è riconducibile all’aridità realizzativa che sta ammantando Mauro Icardi, a secco da 221 minuti, sprecone nel derby e sfortunato a Torino (ha trovato Sirigu in versione piovra). Per tutta la stagione, sono stati i suoi gol a trainare l’Inter verso il successo. Ecco perché il capitano da 105 freccette in Serie A deve sbloccarsi, in uno stadio nel quale non ha ancora timbrato.

Il terreno non è esattamente il favorito di Icardi, ma nemmeno dell’Inter. Si gioca a Bergamo, all’Atleti Azzurri d’Italia, dove i nerazzurri hanno vinto una sola volta delle ultime otto. Anche l’allenatore avversario, Gasperini, rappresenta una sorta di tabù: contro di lui le ultime quattro trasferte sono state tutte perse. Prendere la palla al balzo, allora, visto che l’Inter ha ottenuto solamente un successo esterno da dicembre (0-5 senza storia alla Samp il 18 marzo scorso). “Una vittoria consentirebbe matematicamente di ritornare nelle prime quattro”, afferma Spalletti “ma non sarà facile perché il contesto è storicamente scomodo, l’Atalanta è una squadra che lotta su ogni pallone e noi abbiamo qualche assenza”. Il tecnico di Certaldo si riferisce ai centrocampisti Brozovic e Vecino, rispettivamente squalificato (somma di ammonizioni) ed infortunato; anche Candreva non partirà titolare dopo la botta alla caviglia subita durante il match con il Torino, ma “proveremo comunque a vincere, anche perché non abbiamo più margine d’errore”.

Come si presenterà allora l’Inter? Senz’altro con la coppia mediana obbligata Borja Valero-Gagliardini, perché Spalletti non vuole assolutamente privarsi di Rafinha sulla trequarti. Sulla destra a sostituire Candreva ci saranno plausibilmente Eder o Karamoh, ma durante la settimana è stato provato anche Cancelo: ecco che sbuca il nome di Santon come possibile terzino sinistro (D’Ambrosio traslerebbe a destra dietro al portoghese). Insomma, per diversi motivi salta la possibilità per Spalletti di schierare per la sesta domenica di fila la stessa formazione. Una formazione che aveva dato sicurezza e più di qualche banale segnale di ripresa. La sfida è ad alto rischio, lo stadio è maledetto, l’avversario indigesto. E l’Inter non ha scuse: servono solo i tre punti.

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