Douglas Co…nta

Posted By on Apr 16, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli

Tre gol e tre punti. La Juve del dopo Bernabeu riparte da Douglas Costa, protagonista quasi per caso della vittoria sulla Samp. Il brasiliano infatti entra poco prima della chiusura del primo tempo per l’infortunato Pjanic e spacca in due la gara. Su tutte e tre le reti della Signora c’è infatti il suo zampino. Il giocatore, quasi considerato come un errore di mercato, adesso è diventato una delle frecce più importanti all’arco di Max Allegri. Adesso Douglas Co…nta.

Il suo è stato un inizio di stagione in sordina. Come tanti altri ha avuto bisogno del tempo per acclimatarsi alla Serie A. Campionato nuovo e diverso per il brasiliano. La sua, però, è stata una crescita esponenziale e costante. Il natio di Sapucaia do Soul, grazie agli insegnamenti di Allegri, è diventato anche giocatore di sacrificio. La sapiente gestione del minutaggio del brasiliano nella prima parte di stagione ha permesso di vedere Douglas fresco e riposato nei mesi decisivi. Arma illegale in una Serie A in cui i ritmi, escluse rare eccezioni, sono quasi soporiferi. L’ex Bayern diventa pericoloso non solo nei tre d’attacco, ma anche partendo lontano dalla porta, magari da esterno in un centrocampo a cinque. Partendo da destra Douglas Costa preferisce accentrarsi per giocare con il piede preferito, il sinistro.

La velocità di corsa e di esecuzione impedisce all’avversario di turno di ”togliergli” l’uso del mancino e, come dimostrato in occasione dell’assist a Khedira per il 3-0, Douglas si trova a suo agio anche nel raggiungere il fondo per uno scarico al centro. È la potenza dei suoi cross a far la differenza. Tesi, calibrati, imprevedibili, sia da destra che da sinistra. Il suo impatto nello scacchiere tecnico-tattico di Allegri è evidente, palpabile. Lui rappresenta quel pizzico di anarchia positiva che la Signora cercava per evitare di diventare prevedibile.

La sua importanza è data anche dal fatto che gli avversari, per fermarlo, sono costretti a raddoppiarlo o a triplicarlo formando una specie di gabbia. E se la palla esce da quella gabbia per la Juve, spesso e volentieri, ci sono invitanti spazi da attaccare e sfruttare. Insomma, ora Douglas conta.

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