Francesco Falzarano
Si ferma ancora il Napoli. Altalenante, stanco, sulle gambe. Gli azzurri confermano a Milano tutte le perplessità dell’ultimo periodo impattando contro il Milan di Gattuso. L’avevamo scritto settimana scorsa, il Chievo inganna per il risultato perché il Napoli ha il fiato corto e Milano ne è la conferma. Una costante delle squadre di Sarri, artefice insieme ad ADL del crollo verticale del Napoli. Unici non colpevoli i calciatori. Adl il primo sul banco degli imputati dopo un mercato di Gennaio da zero in pagella, con l’attenuante però della mancanza di sostituzioni. Qui entra in ballo Sarri, reo di non cambiare mai se non costretto. Una errata gestione della rosa che si riscontra anche ieri con un Mertens a terra ed un Milik che gioca, e bene, solo i ‘25 finali. In più sostituzioni scontate che non fanno mai cambiare volto agli azzurri. Risultato ? Meno sei dalla Juve con scontro diretto a Torino fra una settimana, ed un cammino straordinario annichilito in poche settimane. Intanto tiene banco la questione futuro. De Laurentiis ieri ha dichiarato “Sarri ha un contratto depositato, possiamo adeguarlo ma il contratto é già in essere. Se qualcuno lo vuole o lui vuole andar via c’è una clausola da 8mln e non potrei oppormi”, ha risposto il tecnico “il presidente ha aperto al confronto per l’adeguamento. Guadagno tanto ma non come tanti miei colleghi. Se mi dovessi accorgere di non poter ricambiare l’amore dei tifosi con i risultati potrei pensare di andar via”. Insomma situazione non proprio semplice, con Sarri che in soldoni chiede giocatori. Intanto inizia la settimana fondamentale per lo scudetto, prima l’Udinese con vista su Torino.