Giacomo Nannetti
La 34esima giornata di Premier League ha sancito l’ufficialità della vittoria del titolo da parte del Manchester City, con ancora quattro turni da disputare, più uno da recuperare. I Citizens hanno potuto festeggiare, poiché dopo aver superato a domicilio gli Spurs per 1-3, i cugini dello United hanno addirittura perso per 0-1 in casa del WBA, ultimo in graduatoria. 87 punti in 33 partite, 93 gol fatti, 25 subiti, 28 vittorie e solo 2 sconfitte, sono soltanto alcuni numeri del capolavoro di Pep Guardiola, capace di conquistare anche la Premier, dopo aver già vinto la Liga e La Bundesliga, e di trasformare un campionato di solito molto equilibrato, in un monologo assoluto sin dalle prime battute. In queste ultime 5 gare il tecnico spagnolo non mollerà una virgola per cercare di macinare altri record,che rimarranno per sempre nella storia del calcio inglese, proprio come la sua truppa.
Per un discorso che si chiude, ce ne sono altri ancora apertissimi, come ad esempio la lotta per il terzo e quarto posto tra Liverpool e Tottenham, con anche il Chelsea un po’ più staccato, ma pronto a non mollare la lotta Champions. Gli uomini di Jurgen Klopp, dopo tanti alti e bassi, sembrano aver trovato la loro giusta dimensione, sempre trascinati da Momo Salah, autore di una stagione ai limiti dell’impossibile, hanno superato in quest’ultimo turno il Bournemouth con un netto 3-0. Attualmente i Reds sono terzi con tre punti e una gara in più rispetto agli Spurs. Un po’ più dietro, a -7 dal Tottenham, c’è il Chelsea di Conte, che sabato, dopo essere stato sotto per 0-2 in casa del Southampton, è riuscito a ribaltare il risultato in soli 8 minuti grazie all’ingresso in campo di Olivier Giroud, capace di segnare una doppietta.
In zona rossa i discorsi sembrano aver preso una piega ben delineata, con Southampton, Stoke City e WBA prossimi ormai alla retrocessione, poiché lo Swansea quart’ultimo ha ben 5 punti di vantaggio sul Southampton terz’ultimo.