Inter, ritrovare Icardi e la vittoria contro il Cagliari

Posted By on Apr 17, 2018 | 0 comments


Elia Faggion

L’Euro-corsa è giunta ormai al rettilineo finale, e vede l’Inter in leggerissimo svantaggio su Roma e Lazio. È un punto a separare i nerazzurri dalle romane, a sei giornate dalla fine. Sono i passi decisivi e chi impatta male il piede rischia di restare indietro definitivamente.

L’uscita dalla curva non è stata lanciatissima per l’inter. La prima metà di aprile poteva sorriderle molto di più, invece ha rispedito zero vittorie, nemmeno un gol segnato, due punti e tantissimi rimpianti: quelli di Torino nella giornata super di Sirigu, la mancanza di forza e lucidità nel finale contro l’Atalanta, ma soprattutto il periodo no di Icardi, lontanissimo parente del vero Maurito nelle ultime settimane, soprattutto in quel maledetto derby milanese. Il venticinquenne capitano nerazzurro non segna da 287 minuti, da quel secondo gol a Rafael del Verona, ultimo portiere da lui battuto in questa Serie A. Stasera, contro il Cagliari, Icardi troverà un altro portiere al quale non ha ancora segnato: Alessio Cragno, in campo nel drammatico 1-4 di San Siro nel 2014, quando il Cagliari umiliò l’Inter di Mazzarri. Icardi entrò nel finale al posto di Palacio, ma non riuscì a bucare il portiere sardo. Se dovesse riuscirci questa sera segnerebbe il suo venticinquesimo gol in Serie A, cifra da lui mai raggiunta in un singolo torneo. All’andata furono proprio i due gol del rosarino a decidere la gara, i tifosi sperano che possa ripetersi anche questa sera per evitare altre frenate compromettenti.

“Ci siamo bruciati la possibiltà di gestire il finale di campionato, ora non possiamo più sbagliare” dice severamente Spalletti. E come dargli torto. Sul mal di gol non vuole dar troppo peso, i gol secondo lui arriveranno, anche perché “poche squadre in questo campionato hanno segnato più di noi.. anche se a dire il vero potevamo diluire meglio le reti”. A novembre furono due quelli segnati al Cagliari, squadra che “all’andata perse ma poteva tranquillamente vincere. Sono comunque fiducioso perché nelle ultime uscite i ragazzi hanno giocato con grande qualità”. Non è quantificata la probabilità di rivedere la difesa a 3 impiegata a Bergamo: “non fa molta differenza, ciò che importa è il riferimento che dà quella linea alla squadra. Con la difesa a 3 ho più presenza vicino all’area, ma perdo uno tra Rafinha, Perisic e Candreva”. Il tecnico di Certaldo sembra invece più convinto del rientro tra i titolari di Brozovic, “giocatore ordinato che distribuisce palloni con grande pulizia”, al posto di Borja Valero, apparso davvero compassato tre giorni fa. Molte variabili, altrettante soluzioni, unico obiettivo: prendere tre punti stasera contro il Cagliari, squadra non ancora del tutto al riparo dalla tempesta della lotta salvezza, che a San Siro, ogni tanto, uno scherzetto lo fa.

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