Francesco Falzarano
Situazione non facile in casa Napoli, dopo le ultime apparizioni, e dopo il terreno perso dalla Juventus, che ha dilapidato in poco tempo lo straordinario cammino azzurro. L’errore più grande, forse, quello di non sentirsi all’altezza del raggiungimento dell’obiettivo anche quando si era punti avanti. Una situazione psicologica convulsa, perché il Napoli ha iniziato a perder punti proprio all’indomani dell’addio all’Europa League. Una situazione che inevitabilmente potrebbe portare alla chiusura di un ciclo, bello, ma senza vittoria alcuna, e che ha spremuto tecnico, calciatori e piazza fino all’inverosimile. Domani non c’è altro risultato oltre la vittoria (presupponendo una Juve vittoriosa a Crotone), bisogna arrivare minimo con un distacco di sei punti alla sfida dello Stadium. Arriva un Udinese reduce da nove sconfitte consecutive, con Oddo sulla graticola, e con i friulani che domenica riceveranno il Crotone alla Dacia Arena. Partita scritta sulla carta, ma non solo, perché vincere è un obbligo contro l’Udinese. Qualcosa forse si cambierà, sempre con troppa discrezione, con il possibile inserimento di Maggio e Chiriches in difesa, di Zielinski a centrocampo e praticamente certo l’utilizzo dal primo minuto di Arek Milik, l’uomo più pericoloso e fresco dei partenopei, a discapito di un Mertens “cotto” e sulle gambe. Udinese tappa di passaggio con vista sulla Mole.