Bari e la paura del “già visto”

Posted By on Apr 24, 2018 | 0 comments


di Enrico Corsini

 

Chiunque conosca Bari sa che il legame che unisce la squadra del capoluogo alla stessa città pugliese è un qualcosa che si respira nell’aria, che permea in ogni strada, vicolo o “Bar dello Sport”. Il Bari Football Club o, più correttamente, “La Bari” è l’anello che suggella l’amore dei Baresi per la loro città. Ma nelle ultime settimane su questo matrimonio si è estesa un’ombra che i tifosi conoscono bene e che temono molto.
Non v’è desiderio più grande per questa piazza della promozione in Serie A, è quello il campionato che la città reputa il giusto palcoscenico per la propria squadra. L’uscita dalla proprietà della famiglia Matarrese nel 2011 fu vista come un’occasione di rinascita e di riscatto ma, ahimè, nessuno immaginava che il destino del Gallo biancorosso fosse proprio quello di tramutarsi in fenice. Il coinvolgimento nello scandalo calcio scommesse del 2011 fu la ferita mortale che valse 5 punti di penalizzazione più altri 12 per inadempienze assegnati in tre stagioni. Quella che viene ricordata come “Una meravigliosa stagione fallimentare” fu il canto del cigno che portò una squadra senza dirigenza né proprietà alla semifinale del Play-Off, persa poi contro il Latina. Nel febbraio del 2014 le ceneri vengono raccolte e portate presso il tribunale di Bari per una dichiarazione di auto-fallimento. A questo punto tutta Bari ricorda le parole dell’austriaco Floriano Ludwig, considerato uno dei padri della stessa società: “Sappiate amare la Bari…sappiatela custodire e guardatela sempre da innamorati”.  E con questa nuova energia il Galletto è rinato dalle sue ceneri, insieme a Paparesta fino al 2016 e con Giancaspro ora, passando solo per qualche mese dalla parentesi Datò Nordin che senza riuscire a sedurre la città ha deciso comunque di abbandonarla.
Dopo il deludente 12° posto dell’anno scorso, la stagione di quest’anno regala emozioni forti che spaziano in un ampio ventaglio che va dalla mai assente speranza per una promozione a momenti di buio e di sconforto. Questa città ed i suoi tifosi, però, non amano le altalene e sanno che i risultati incostanti sono spesso sintomo di un sogno destinato ad evaporare. Non è la prima volta che l’aereo biancorosso perde quota in vista dei play-off, e  nelle ultime dieci gare la squadra di Fabio Grosso ha collezionato 2 vittorie, 7 pareggi ed una sconfitta, compromettendo il proprio piazzamento e facendo storcere il naso a più di qualche tifoso che ha già visto questa squadra passare da posti di privilegio a posizioni molto scomode per la conquista del terzo posto a disposizione per la Promozione in Serie A. Dal 3° posto di qualche settimana si è passati fa al forte presentimento di affrontare questi play-off da ottavi visti i difficilissimi impegni in calendario con Entella, Palermo e Perugia.
I tifosi amano questa squadra ed amano amarla ma non hanno più quella matta voglia di illudersi, hanno bisogno risultati e concretezza.

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