Roma, vivi questo sogno giocandoti tutte le tue carte

Posted By on Apr 24, 2018 | 0 comments


Tiziano Villanacci

L’appuntamento con la storia è arrivato. Liverpool – Roma, semifinale di Champions League. Quella di stasera sarà la vera sorpresa di questa edizione della vecchia Coppa Dei Campioni, con due squadre che sono state capaci di eliminare il Manchester City campione d’Inghilterra ed il Barcellona dominatore della Liga.

Klopp e Di Francesco sono i due reali autori di questi miracoli, capaci di definire e mettere in pratica delle tattiche perfette, che hanno sorpreso le più forti rivali e non hanno dato loro modo di poter pensare a delle contromisure in corso d’opera.

Il tedesco si presenterà questa sera con la stessa formazione dell’andata dei quarti, un 4-3-3 dinamico e veloce, che si basa sull’inventiva del terzetto offensivo, composta da Mane, Firmino e Salah, il più atteso. A centrocampo la Roma dovrà far attenzione alla vena realizzativa di Chamberlain, autentica rivelazione sotto la gestione Klopp e giocatore imprevedibile per eccellenza, grazie ad i suoi inserimenti.

Di Francesco affronterà anch’esso la gara con il nuovo modulo che, oltre ad aver apportato linfa vitale alla squadra contro il Barcellona, sembra dare maggiori garanzie in fase difensiva e soprattutto mette a proprio agio giocatori come Schick e Florenzi, spesso sacrificati nel 4-3-3 ad un posizione non congeniale per le loro caratteristiche. Alisson in porta, con il terzetto difensivo composto da Fazio, Manolas e Jesus, chiamato alla gara della sua carriera. A centrocampo ci saranno De Rossi e Strootman, con Florenzi e Kolarov esterni. Tridente offensivo che vedrà Dzeko al centro, con Nainggolan sulla sinistra ed Under a destra. L’unica piccola incertezza è proprio legata al turco, che è favorito su Schick, che potrebbe entrare a gara in corso assieme a Perotti e colpire il Liverpool con la sua freschezza.

L’ago reale della bilancia sarà De Rossi. I Reds giocano un 4-3-3 molto particolare, con Salah e Mane che tendono spesso a cercarsi per vie centrali, con Firmino pronto a liberare spazio nel ruolo di falso nove. Il Capitano giallorosso dovrà essere perfetto in fase di schermo, dalla sua zona non dovrà passare nessun pallone. Nell’impostazione dovrà essere impeccabile, la Roma non può permettersi di perdere palloni sanguinosi ad inizio azione e lasciare campo aperto al Liverpool in contropiede. Under e Nainggolan avranno un doppio lavoro dispendioso. Dovranno marcare con intelligenza i terzini avversari in fase difensiva cercando però di essere più alti possibili, per non farli salire serenamente e non lasciare da solo Dzeko, che avrà il compito di far alzare il baricentro della squadra. Un altro ago della bilancia sarà Strootman, che è in grado di mettere pressione ad Henderson ed ai centrali difensivi, recuperando palloni e togliendo certezze agli stessi ad inizio manovra.

I cambi potranno essere decisivi, soprattutto in attacco, con Perotti e Schick che dovranno essere pronti. I due hanno qualità e velocità per mettere in difficoltà una stanca retroguardia inglese ma dovranno migliorare sulle loro doti realizzative, cercando di essere letali in ogni singola occasione.

Gare come queste sono episodiche e la Roma dovrà essere brava a commettere meno errori del Liverpool. Una sbavatura in più dell’avversario può far costare la qualificazione. Testa libera da ogni pensiero e mettere in campo tutte le proprie qualità, senza farsi influenzare da un’atmosfera completamente diversa sia da Barcellona che da Londra. Di Francesco e tutti i ragazzi sono ad un bivio. Accontentarsi di un ruolo importante in questa storia della Champions o divenirne gli assoluti protagonisti. La mentalità vincente si ottiene pensando che sia possibile solamente la seconda opzione. Ad Anfield la prima sentenza.

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