Francesco Falzarano
Il Bayern, l’Allianz Stadium, l’amuleto Heynckes, un vento che sembrava girare in un’altra direzione, la cabala, la statistica e quant’altro. Tutti indizi, prove e soprattutto speranze dell’Europa intera, tutti per non ritrovarsi di nuovo di fronte “il mostro”, o meglio dire la realtà. Ed invece la “musica” proprio come quella della Champions non cambia, che si passi dalle note al campo. Ennesima incredibile prova di forza del Real Madrid, che sbanca Monaco di Baviera, e se non è corretto dire che strappi il pass per Kiev, visto il precedente Juventus, diciamo allora che si prende una bella fetta di qualificazione.
1-2 il finale per le Merengues, che con grandissimo cinismo e la solita intelligenza che contraddistingue la vita da allenatore di Zidane, portano a casa il bersaglio grosso. Ribaltatao il risultato come un calzino, ma ciò che impressiona maggiormente è la facilità con cui il Real ribalti certi risultati ed affronti certe partite, e l’umiltà con il quale si cala nelle situazioni, anche se non affini alle caratteristiche principi del Blancos.
Poi il fattore Zidane, che non è il fattore fortuna, ma intelligenza. Ancora formazione giusta e cambi azzeccati, con Asensio che risolve la partita dopo il suo ingresso in campo. Insomma l’egemonia Real Madrid in Champions potrebbe continuare, e dopo aver istituito il record delle due Champions di fila, Zidane e i suoi ragazzi vogliono andare ancora oltre, segnando ancor di più la storia.
C’è un ritorno, che non sarà un match facile, ma siamo certi che i Galacticos, approcceranno in modo diverso rispetto al match con la Juve. La musica suona ancora, la Champions bussa di nuovo alla porta del Real Madrid.