Inter, che delusione

Posted By on Mag 14, 2018 | 0 comments


Elia Faggion

L’Inter perde la “semifinale” per andare in Champions League contro un Sassuolo già salvo. Ora per arrivare quarti serve una non vittoria della Lazio a Crotone, con successivo successo nerazzurro contro gli aquilotti all’Olimpico. Un disegno molto complesso anche solo da immaginare mentalmente.

Altroché goleada. Altroché passerella. È stata una delusione totale, fedelmente dipinta e impressa nei 67 mila volti di San Siro, traditi dai risultati di una squadra sciatta, poco coerente e costante nell’arco di una stagione fondamentale per il rilancio interista. C’era aria di banchetto ieri. Quasi di ricreazione scolastica. Una sorta di formalità per poi andarsi a giocare la “vera” finale per la Champions a Roma. Il Meazza gremito festeggia prima del fischio iniziale, in campo i giocatori si fanno fotografare coi bimbi dalle consorti a qualche minuto da una sfida così delicata. Non è questa l’impalcatura sulla quale si costruiscono i risultati. Non è questa la mentalità che forma una squadra concreta.

C’è chi punta inutilmente il dito contro Icardi, sciagurato nella serata contro un tentacolare Consigli (così come Sirigu lo fu a Torino), chi altrettanto ingiustamente contro Spalletti, unico a proclamare pubblicamente “antisportivo” il termine goleada che da giorni viene sibilato dalle lingue degli addetti ai lavori in nome dei due 7-0 degli anni passati, unico ad andare per gradi e per logica. Inutile cercare il capro espiatorio. L’Inter sa bene che questo è un insuccesso collettivo. Ad acuire l’amarezza è proprio questo. L’Inter affondava lentamente, si faceva scivolare la Champions dalle dita, ma non c’è stata reazione alcuna. Solo frenesia e nervi impennati. Come quelli del capitano, che ha fatto il gioco dei difensori del Sassuolo inciampando in sterili battibecchi. Un capitano che potrebbe lasciare la ciurma se la Champions non dovesse essere raggiunta. La reazione a catena di questa storica sconfitta, potrebbe davvero assumere dimensioni colossali.

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