Benevento, sperando che non sia un addio

Posted By on Mag 22, 2018 | 0 comments


Francesco Falzarano

Si chiude ufficialmente la prima stagione in serie A del Benevento, stagione che tante emozioni ha dato ma pochissime gioie. Già perché la sensazione è che il Benevento questa massima stagione non l’ha proprio giocata a pieno. Già perché da troppo presto si è sentita retrocessa, eppure qualche cartuccia in più avrebbe potuto spararla. Tante gestioni dei momenti sbagliate con scelte prima, durante e dopo che alla lunga si sono dimostrate non consone alla piazza e agli obiettivi. É stata l’ultima di De Zerbi che saluta Benevento nel modo peggiore. Già perché il legame nel Sannio non è mai stato forte con la gente ne mai é scoccata la scintilla, eppure l’ex Foggia é stato difeso e coccolato, per poi abbandonare la nave senza una reale ragione. “Non so può ripartire da un allenatore retrocesso” motivazione o alibi ? Per molti la seconda. De Zerbi, che si sarebbe misurato per la prima volta in serie B, ha preferito tagliare il filo, ha preferito prendere i complimenti e  deresponsabilizzasi, perché un campionato in B con il Benevento l’avrebbe posto nella posizione di “chi va lá” e sarebbe stato beccato al minimo errore. De Zerbi saluta e forse sarebbe stato più giusto dire “voglio giocarmi le mie carte in serie A”. Ad ogni modo nessuno piange. Venerdì parlera Oreste Vigorito, sono partiti i sondaggi perché l’allenatore è. Da Juric a Drago, da Bucchi a Grassadonia con occhi su Grosso, Inzaghi, Rastelli e Nicola. Insomma la caccia è grossa, il Benevento si getta nel futuro, sperando che con la Serie A non sia un addio.

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