Francesco Falzarano
Una retrocessione bruciante ed una ripartenza in Serie B con i fari spenti. Erano queste le ambizioni dell’Empoli ad inizio stagione, più riprendere la dignità dopo una retrocessione non nello stile dell’Empoli. Giovani, giovani e ancora giovani, vicino alle certezze Pasqual e Caputo ( vero colpo del mercato estivo) e la “scommessa” Donnarumma. Il timone della squadra in mano a Vincenzo Vivarini, artefice del miracolo poi retrocesso d’ufficio chiamato Teramo. Una scelta ambigua, ma il presidente Corsi non deve avere lezioni da nessuno per scegliere gli allenatori. Una campionato con la voglia di arrivare ai play-off, ma senza nessun assillo. Andamento altalenante ma squadra pienamente con il suo allenatore questo è quello pensavano tutti, ed Empoli in piena lotta anche per la promozione diretta. Poi qualche battuta a vuoto, e Corsi che arriva prima degli altri. Altra scelta impopolare via Vincenzo Vivarini, dentro Aurelio Andreazzoli. Nessuno si aspettava un cambio, nessuno si aspettava l’ex Roma in panchina. Mai scelta è stata più azzeccata, l’Empoli ha iniziato a volare. Imbattuto il neo-tecnico dal suo arrivo fino alla fine del campionato, cambio dalla difesa a tre alla difesa a quattro e dentro in pianta stabile Zajc, Bennacer e Castagnetti. Un Empoli formato famiglia, che gioca, si diverte e soprattutto non sbaglia un colpo. Il finale è inequivocabile : Promozione in serie A, addirittura il 28 Aprile con quattro turni d’anticipo. Numeri da record, imbattuto per ventotto turni consecutivi, media di più di due pt a partita con l’arrivo di Andreazzoli, ed una coppia d’attacco che diventa la più prolifica della serie B: Caputo 26 goal e Donnarumma 22. Empoli che ha triturato tutti i suoi avversari. E adesso è arrivato il rinnovo fino al 2020, con Corsi che ci vede di nuovo giusto e con l’Empoli che ritorna in Serie A, dopo un solo anno, la strada è tracciata, intanto adesso si festeggia ancora.