Elia Faggion
Nell’ultima settimana di Liga le vere trionfatrici sono le emozioni e le lacrime. Con tutti i verdetti già firmati, spazio completo ai saluti di Iniesta e Fernando Torres, campioni di qualsiasi cosa con la nazionale spagnola tra il 2008 ed il 2012.
Il Camp Nou si colora di blaugrana, in una notte di festa e commozione. Nelle tribune si materializza un’immensa dedica: “infinit Andrès”, per sempre Iniesta. Con una magia poi Coutinho regala l’ultima vittoria della stagione sulla Real Sociedad. Campionato chiuso con 93 punti e 99 gol fatti. E migliaia di occhi lucidi.
Il Real, ormai certo di arrivare terzo, pareggia 2-2 contro il Villarreal: giocano tutti i titolari, una sorta di prova per la finale di Champions League di sabato. Bale e Ronaldo mostrano di avere il piede caldo segnando nei primi minuti.
Anche i cugini colchoneros chiudono 2-2, ma i gol li segna “el nino”, il ragazzino eterno, Fernando Torres. Che saluta per sempre la sua “famiglia” biancorossa di Madrid con una splendida doppietta all’Eibar. Troppa commozione anche al Wanda, che rimanda un fortissimo e struggente saluto al 34enne di Fuenlabrada. Da quelle parti mancherà.
Complimenti al Valencia che cala il sipario con la vittoria sul Depor (2-1), coi gol di Zaza e Guedes. L’anno prossimo i murcielagos ritorneranno in Champions League.
Anche se termina con una sconfitta, 3-2 col Leganes, è stato straordinario il cammino del Betis: sesta posizione, davanti di 2 punti ai rivali cittadini del Siviglia, che vince 1-0 contro l’Alaves e ripartirà ad agosto dai preliminari di Europa League.
Applausi a scena aperta anche per Getafe e Girona, che chiudono il campionato a ridosso della settima posizione (55 e 51 punti) con una vittoria: gli azulones passano 1-0 sul Malaga, i gironistas trionfano sul Las Palmas grazie alla doppietta di uno straordinario Stuani (21 gol).
Salutano con dignità anche Espanyol e Celta Vigo, entrambi a 49 punti: i catalani con la vittoria di misura a San Mamès, i galiziani ne fanno 4 al Levante (doppiette per Maxi Gomez – 17 – e Iago Aspas – 22 ).