Mondiale, Presentazione Girone B

Posted By on Giu 7, 2018 | 0 comments


Francesco Falzarano

Il girone B del Mondiale di Russia è composta da Spagna, Portogallo, Iran e Marocco. Andiamo ad analizzare pregi e difetti delle quattro protagoniste.

SPAGNA

Punti forti : Grande favorita per il passaggio del turno del girone, e non solo è la spagna di Julen Lopetegui. Gli iberici fanno del loro dogma e punto di forza il palleggio, ma hanno cambiato modo di attaccare dopo l’infausto Europeo di due anni fa. Il tecnico ex Porto, ha portato innesti giovani e di qualità (Saul, Isco, Asensio) per citarne alcuni, e sebbene il palleggio resta il dogma, questa Spagna è una nazionale culturalmente più vicina al Real Madrid che al modus giocandi del Barcellona. Quindi tanta tecnica, ma più freddezza, meno astrazione e fumosità, in più quando c’è da usare la sciabola non ci si tira indietro. Insomma una Spagna più completa e che vede i senatori all’ultimo mondiale e con grande senso di appartenenza, ed i più “giovani” maturati dalle esperienze dei propri club, un mix che può rivelarsi esplosivo.

Punti deboli : Sicuramente sono due i punti critici che ci sentiamo di affibiare alla Spagna. Il primo è la mancanza di un vero e proprio bomber di razza. Vero c’è Diego Costa, ma il feeling con la Roja non è mai stato idilliaco, certo questo mondiale può sancire la rinascita, ma il punto di domanda resta, anche perché, un anno fa tutti avrebbero punto ad Alvaro Morata come arciere della Spagna. La seconda criticità è il fattore mentale. Gli iberici da sempre sono stati molto empatici con il risultato e la competizione. Empatia che se generata da entusiasmo genera entusiasmo, in caso contrario può avere un effetto boomerang. Insomma Lopetegui dovrà lavorare anche sulla testa.

La Stella : Tanti i campioni, i giocatori di carisma e tecnica illimitati. Ma per come si è arrivati a questo mondiale e per come ci si arriva, ci sentiamo di dire Isco. La competizione russa potrebbe essere la definitiva chiave di volta della sua carriera. Assoluto protagonista con il Real Madrid, e fedelissimo di Zidane, è stato lui per molti che ha fatto fare il salto di qualità alle Merengues targate Zizou. Indispensabile nella qualificazione a questi mondiali. Poco più di un anno fa la doppietta all’Italia, che di fatto consegnò il pass immediato per Russia 2018.

Obiettivo : L’obiettivo è almeno il raggiungimento dei quarti di finale, e se dovesse arrivare in semifinale allora la Spagna avrà comunque fatto il suo dovere. Poi ne vincerà una soltanto e a quel punto la sfida sarà apertissima.

PORTOGALLO

Punti Forti : E’ Un Portogallo che si affaccia al mondiale con tante speranze e tanta voglia. I Campioni d’Europa in carica, dopo l’exploit in Francia non vogliono fermare la loro ascesa. Una squadra che in nazionale si diverte, gioca bene e soprattutto tutti sembrano remare nella stessa direzione. Quel che impressiona di questo Portogallo è il rendimento che tutti i giocatori hanno con la camiseta della nazionale. Da Quaresma a Joao Mario, Da Andre Silva a Gelson Martins. In più la qualità, la freschezza, un immensità di talento racchiuso nella nazionale guidata alla perfezione dal CT Fernando Santos. Poi c’è CR7,  e non sta a noi indicarne i punti di forza nell’averlo in squadra.

Punti deboli : L’unico punto debole attuale di questo Portogallo è il rapporto con il Mondiale. Già, perché i lusitani, anche negli anni d’oro di Luis Figo non sono mai riusciti ad andare oltre lo step consentito, anzi quanto hanno iniziato a navigare in acque più agitate hanno sempre dato ragione a chi li identificava come “nazionalina”. Insomma questo feeling va migliorato. In più occhio al troppo entusiasmo e la troppa gioventù, che in una competizione scafata come il mondiale può giocare brutti scherzi.

La Stella : Inutile girarci attrorno, Cristiano Ronaldo è ben più di un giocatore per i portoghesi e per il Portogallo inteso come nazione e nazionale. Champions, palloni d’oro, campionati, riconoscimenti che marchiano una carriera stratosferica. L’Europeo con la sua Nazionale la sublimazione, ma il Mondiale sarebbe estasi pura e CR7 non ha mai limiti da porsi ad i suoi obiettivi.

Obiettivo : La sensazione diffusa nel ritiro del Portogallo e nella Nazione è che si voglia fare un mondiale importante e come scritto gli ingredienti pare ci possano essere tutti. Già il primo match con la Spagna potrà essere un buon segnale verso le avversarie, il Portogallo in Russia fa sul serio.

IRAN

Punti forti : Dominatrice imbattuta del suo girone di qualificazione con otto vittorie e due pareggi, l’Iran si era affacciata al sorteggio del mondiale russo con qualche speranza, abbattuta poi dall’infausta urna. Carlos Queiroz è il quid in più di questa nazionale, che con lui alla guida ha ottenuto risultati sempre in crescendo ed in linea con gli obiettivi della federazione. Storico assistente di Ferguson e anche allenatore del Real Madrid, è stato anche CT del Portogallo, insomma è lui il punto forte Iraniano, insieme ad un buon calcio che esprime la sua squadra.

Punti deboli : La qualità c’è, ma in un girone proibitivo diventa anche u punto debole, così come la difesa che nonostante l’ottimo lavoro di Queriroz, mostra ancora lacune importanti. Ma certe cose, purtroppo, non può insegnarle neanche il lavoro, così il complesso d’insieme che forma l’Iran da un punto di vista tecnico, tattico e psicologico potrà essere un fattore determinante.

La Stella : E’ il giovane classe ’95 Sardar Azmoun la stella di questo Iran. Ricercato sul mercato da tanti top club europei, il calciatore del Rubin Kazan è l’uomo forte della nazionale. Uno score impressionante con addosso la maglia del suo paese. In Nazionale maggiore, infatti, ha siglato 22 reti in 28 presenze, il mondiale potrebbe essere la sua vetrina definitiva.

Obiettivo : Prima del sorteggio, in Iran si sperava e si cercava il passaggio del turno, come crescita di un calcio in cima alle competizioni asiatiche e in costante crescita come partecipazioni al mondiale. Era questo l’obiettivo di Carlos Queiroz, ma il girone è veramente proibitivo, quindi, senza chiaramente lasciare nulla di intentato, l’obiettivo sarà una crescita personale dell’intero movimento calcistico.

MAROCCO

Punti forti : E’ una squadra forte il Marocco, e nonostante il sorteggio va preso atto di questa cosa. Da Hakimi a Dirar, passando per Harit e Belhanda, fino ad arrivare a Ziyech e Benatia. Tanti calciatori che giocano in Europa e tanta qualità. Il tutto sotto la speciale lente d’ingrandimento di Harvè Renard, il mago delle Nazionali. Artefice del miracolo Zambia nel 2012, si è poi ripetuto con la Costa D’Avorio diventando l’unico a vincere due Coppe d’Africa di fila. E’ una squadra tatticamente preparata e con tanto talento arrivata ad una maturità importante. In più il gruppo è molto unito.

Punti deboli : Il punto debole fondamentale è la difficoltà del girone, in più come dimostrato nel trascorso, il Marocco spesso e volentieri perde la testa ed esce dalla partita. Questa è una cosa che una competizione come il mondiale non ti permette di fare neanche se sei un top club, quindi il Marocco dovrà scrollarsi di dosso questa qualità negativa.

La Stella : Sarebbe scontato e probabilmente anche giusto puntare su Medhi Benatia, ma noi diciamo Ziyech, astro nascente del calcio marocchino, classe ’92 e che con l’Ajax ha stupito tutti quest’anno. Talento, tecnica e qualità al servizio della sua Nazione. Sembra essere ad un passo dalla Roma che vuole chiudere prima del Mondiale, anche perché la competizione in Russia, potrebbe far lievitare il suo cartellino ancor di più di quanto non sia già esigente l’Ajax.

Obiettivo : Vale lo stesso discorso avvenuto per l’Iran. Il girone è proibitivo, da qui la voglia di crescere per se stessi, e di far crescere tutto il movimento calcistico marocchino che con questa squadra potrà vivere anni d’oro. Anche qui nulla sarà lasciato al caso, ma arrivare sopra l’Iran è l’obiettivo realistico.

Submit a Comment