Mondiale, presentazione girone C

Posted By on Giu 9, 2018 | 0 comments


Giacomo Nannetti

Il girone C del Mondiale in Russia sarà composto dalla Francia, Australia, Perù e Danimarca. Andiamo adesso ad analizzare squadra per squadra le componenti di questo raggruppamento.

FRANCIA:

Punti forti: i transalpini sono indubbiamente i favoriti per la vittoria del girone, potendo contare su una squadra di altissimo livello. Il ct Didier Deschamps avrà a disposizione una rosa composta da giocatori di altissimo livello, ma soprattutto sembra esserci anche il giusto mix tra spensieratezza dei più giovani e la maggiore esperienza dei pilastri di questa nazionale. Dal punto di vista tecnico i francesi sembrano dare il meglio dalla metà campo in su, avendo a disposizione giocatori in grado di garantire allo stesso tempo qualità e quantità, cose che in pochi possono permettersi. Insomma la truppa capeggiata dal tecnico ex Juventus farà paura a tutti, anche solo leggendo gli esclusi eccellenti, che giocherebbero titolari in tantissime nazionali.

Punti deboli: così a primo impatto i Blues non sembrano averne, ma se si analizza la rosa nome per nome, si vede come la Francia abbia meno qualità ed esperienza sulle fasce, dove spesso in passato ha anche sofferto. Mendy rientrerà dopo aver saltato quasi tutta la stagione a causa di un brutto infortunio, mentre Sidibè e Pavard non sono sicuramente dello stesso livello degli altri giocatori in rosa. Ci sarà invece da capire come il giovane Lucas Hernandez potrà disimpegnarsi sulla fascia, dopo aver disputato una buona stagione con l’Atletico Madrid.

La stella: i campioni sono tantissimi e trovare la star è un compito abbastanza difficile visti i nomi roboanti dei vari Mbappè, Pogba, Dembelè, ma il giocatore che probabilmente accenderà la luce più di tutti per il giusto mix tra esperienza e talento sarà Antoine Griezmann. “Le petit diable”, così soprannominato per il suo modo eclettico di muoversi e di pungere là davanti, vuole trovare il suo primo gol in un mondiale, dopo aver già trascinato la Francia in finale agli ultimi europei siglando ben 6 reti in 7 partite.

Obiettivo: con una squadra così il ct francese non può nascondersi e sa che tutto il popolo francese sarà voglioso di vedere la propria squadra tornare sul tetto del mondo a distanza di 20 anni, anche per riscattare la cocente delusione degli europei di due anni fa.

Australia

Punti forti: Indubbiamente l’Australia potrà far leva sulla giusta esperienza che la rosa ha, avendo molti giocatori che giocano in Europa, ed inoltre va ricordato come gli australiani quattro anni fecero anche un buon mondiale. In mediana i Socceroos hanno il loro punto di forza con Jediniak e Mooy.

Punti deboli: i diversi giovani convocati con poca esperienza andranno analizzati passo dopo passo per capire anche come l’effetto mondiale agirà su di loro e quali conseguenze genererà. Il vero tallone di Achille di questa nazionale è quello di non avere uomini all’altezza, soprattutto in difesa, che possano garantire le giuste coperture.

La stella: a quasi 40 anni il giocatore sul quale i tifosi dei Socceroos riporranno la loro fiducia sarà ancora Tim Cahill, il quale con 50 reti è il capocannoniere assoluto della sua nazionale, ma ci sarà poi da capire la tenuta fisica di un atleta che ormai ha già da un po’ superato il momento di massimo splendore.

Obiettivo: il tecnico Bert Van Marwijk punta a lottare fino all’ultimo per il passaggio del turno, direzione ottavi di finale.

Perù

Punti forti: Essendo una sudamericana il Perù è una nazionale dal gran cuore, capace anche di essere un osso duro per squadre di gran lunga superiori sulla carta, come ha dimostrato nel girone di qualificazione. Era dal 1982 che la nazionale peruviana non si qualificava alla massima competizione per le rappresentative nazionali, e quindi avrà il vantaggio di giocare senza alcuna pressione, cercando di fare il massimo per poi trarre alla fine le conclusioni. In una squadra non eccelsa dal punto di vista tecnico saranno le forti motivazioni a fare la differenza.

Punti deboli: mentre in avanti i peruviani hanno qualche buon giocatore, nel pacchetto arretrato sembra mancare un uomo in grado di guidare l’intera retroguardia, e questo sembra essere il principale problema per la nazionale guidata dall’argentino Gareca.

La stella: indubbiamente l’uomo in più di questo gruppo sarà il capitano Guerreiro, che dopo la decisione del TAS di sospendergli la squalifica per doping, guiderà l’attacco sudamericano cercando di portare i compagni ad un passaggio del turno che avrebbe dello straordinario.

Obiettivi: il ct Gareca vuole stupire dando del filo da torcere alle altre concorrenti per il passaggio del turno, ma per una squadra che manca da ben 36 anni in questa rassegna, l’importante sarà fare bella figura…poi dopo si vedranno i risultati.

Danimarca

Punti forti: dopo moltissimo tempo questa nazionale tornerà a disputare la fase finale dei mondiali, grazie ad una generazione di ottimi giocatori. Il punto di forza è senza dubbio il centrocampo con giocatori del calibro di Poulsen, e soprattutto Eriksen che faranno da guida ad un gruppo di buoni calciatori con un età media tra le più basse del mondiale.

Punti deboli: il reparto offensivo. Non c’è un bomber vero e proprio in grado di garantire la finalizzazione delle buone trame dei fantasisti.

La stella: il giocatore che sarà il faro dei danesi è Christian Eriksen, che con la sua classe cristallina è il calciatore migliore della sua nazionale, per assoluto distacco sugli altri. Dopo una grandissima stagione con il Tottenham, il trequartista danese cercherà di trascinare la compagine verso grandi traguardi.

Obiettivi: mai come quest’anno la Danimarca può puntare alla qualificazione agli ottavi, essendo in grado di giocarsela con ottime probabilità di successo con Perù e Australia, quindi il ct Hareide vuole sfruttare questa grande chance per rimanere nella storia della nazionale.

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