A. Saudita, debacle prevedibile

Posted By on Giu 15, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Finisce come era preventivabile la gara inaugurale del mondiale russo. L’Arabia si dimostra poca cosa e affonda dinanzi ad una Russia capace di sfruttare alla perfezione la difettata fase difensiva dei sauditi.
Pizzi lascia a sorpresa in panchina Al Muwallad, unico giocatore di fantasia a sua disposizione, segno che pensa più a difendersi che a proporre gioco. Ma il folto centrocampo non basta a reggere l’urto della fisicità russa. Non è un caso che la rete che sblocca il risultato arrivi da calcio piazzato e su colpo di testa. La differenze di centimetri è netta ed evidente. La squadra di Chercesov ha un’altezza media di 1.82, mentre l’Arabia Saudita va poco oltre l’1.75. Non può bastare una buona velocità di manovra, se arrivati in prossimità della trequarti avversaria i sauditi non chiudono mai un uno-due. Ben presto l’undici di Pizzi si disunisce e lascia campo alle trame di gioco russe. L’immediato recupero palla dei centrocampisti di casa permette alla Russia di trovare ampi spazi in fase di ripartenza. I terzini Al Sharani ed Al Burayk non tengono la posizione e lasciano i centrali di difesa, Osama e Omar Hawsawi, ad affrontare pericolosi due contro due. Non basta l’innesto di un mediano di copertura come Al Faraj, nell’undici iniziale, per tappare i buchi in mezzo al campo. Troppo leggera l’Arabia Saudita. Troppo più motivata appare la Russia dinanzi al proprio pubblico. Ed il 5-0 è l’inevitabile conseguenza. Al minimo affondo avversario i sauditi arrancano e dimostrano tutta la loro inesperienza a certi livelli.
Pizzi e il suo staff hanno sei giorni per provare a ricompattare un gruppo sconquassato dall’esordio schock. Dovesse rivedersi una squadra come quella del Luzniki, l’unico obiettivo possibile con l’Egitto di Salah sarà limitare il passivo.

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