Egitto, Salah ci sará ?

Posted By on Giu 15, 2018 | 0 comments


Rodolfo Arcudi

Giovedì 15 Giugno ore 14, all’Ekaterinburg Arena contro l’Uruguay, l’Egitto torna a disputare una partita della fase finale dei Mondiali per la terza volta nella sua storia 28 anni dopo Italia ‘90, con l’obiettivo di ripetere il miglior risultato ottenuto in Italia nel 1934 quando la squadra africana arrivò agli ottavi di finale.
In quest’ottica la prima partita contro la squadra favorita del girone sarà subito un test importante per la compagine di Hector Cuper che, schierando il suo collaudato 4-2-3-1 che diventa un 4-4-1-1 in fase difensiva, tenterà di contrastare un attacco che potrà conterà su due stelle come Cavani e Suarez, provando a ripartire con efficacia.
Fondamentale in questo disegno dell’allenatore argentino è la presenza di Mohamed Salah, di gran lunga il miglior giocatore di questa squadra, reduce da una fantastica stagione da 44 gol in 52 partite ed autore anche dei decisivi gol qualificazione; in conferenza stampa Cuper ha annunciato che sarà in campo al 100%, ma potrebbe anche essere pretattica e comunque ancora nell’immediato pre partita il giocatore con lo staff tecnico dovrà testare le proprie sensazioni, decidendo se rischiare di giocare dall’inizio contro i duri difensori uruguaiani o entrare in corso di partita o ancora risparmiarsi in vista della partita sicuramente più decisiva contro la Russia padrona di casa.
Al di là del risultato l’Egitto comunque stabilirà un record schierando in porta il quarantacinquenne El Hadary, davanti a lui un quartetto difensivo bloccato formato da Shafi e Fathy sulle fasce con al centro il leader difensivo Hegazy accanto al compagno nel WBA Gabr; i due centrocampisti sarannno il piccolo e concreto Tarek Hamed ed il mediano dell’Arsenal Elneny; dietro la punta all’ala destra, se non ce la farà Salah, ci sarà Ibrahim Hamam “Trezeguet”, veloce e bravo nel dribbling reduce da una positiva stagione in Turchia, che accompagnerà il trequartista El Said e la prestante e talentuosa ala sinistra Sobhi dello Stoke City, i tre dovranno cercare di sfruttare il lavoro di sponde e difesa del pallone a cui sarà chiamato il centravanti Mohsen.
La partita vedrà inevitabilmente favorita la squadra sudamericana per caratura tecnica e tradizione e più ancora se mancherà Salah, ma i Faraoni puntando su un’attenta fase difensiva e con la grinta e l’entusiasmo che sicuramente non mancheranno potranno ben figurare in questo esordio mondiale

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