Alessandro Nardi
Da Ljungberg a Gronquist finalmente la Svezia torna a vincere una partita nel Campionato del Mondo. Era il 15 giugno del 2006, esattamente dodici anni fa ed a Berlino gli svedesi giocavano e vincevano contro il Paraguay nella seconda partita del girone di qualificazione. Ne è passata di acqua da quel giorno e la Svezia incominciò ad intraprendere una strada in discesa che li ha portati a non qualificarsi alle ultime due edizioni dei mondiali e ad uscire al girone negli ultimi tre campionati europei nonostante la presenza di “Re Zlatan”. Adesso sembra che i gialloblu abbiano intrapreso una fase di crescita che li ha portati a qualificarsi a questo mondiale ed a vincere la partita d’esordio contro la Korea che, onestamente non è un avversario che fa tremare i polsi, ma li pone in una posizione di vantaggio per superare il turno. Adesso diventerà fondamentale la gara di sabato contro la Germania, che già si trova ad un bivio e non può assolutamente sbagliare, in questo caso anche un pareggio potrebbe essere oro per gli scandinavi che poi potrebbero andarsi a giocare il passaggio del turno all’ultima gara contro il Messico. Se riusciranno ad affrontare le prossime gare come fatto con quella di ieri ci sono buone possibilità che, quantomeno pareggino il risultato di Germania 2006, infatti la gara vinta contro la Korea è stata incoraggiante, per gioco e numero di occasioni. Prima del rigore decisivo i gialloblu hanno sfiorato in tre occasioni il gol del vantaggio, concedendo poco o niente ai koreani. Insomma già da sabato la Svezia avrà la prima grande occasione per mettere al sicuro la qualificazione ed anche se gli aspetterà un compito improbo, dopo l’Italia, la Svezia potrebbe confermarsi ammazza grandi.