La Polonia stecca la prima

Posted By on Giu 20, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

L’ultima partita della prima giornata della Coppa del Mondo è quella tra Polonia-Senegal. I Leoni partono forte imponendo il ritmo e con la loro velocità risultano decisamente più propositivi rispetto alla Polonia che appare sottotono e che a fine primo tempo subisce anche lo svantaggio. La Polonia appare molto nervosa e incerta, mentre il Senegal sembra che abbia le idee più chiare. All’improvviso l’errore clamoroso della retroguardia biancorossa che Niang sfrutta al meglio portando i Leoni sul 2 a 0. Polonia è sotto shock. Il giocatore più rappresentativo delle Aquile, Lewandowsky, fino a questo momento è stato un fantasma in mezzo al campo. Sul finale la partita si riapre e Krychowiak rimedia alla precedente “frittata” dimezzando lo svantaggio. La Polonia ci crede e ora i Leoni iniziano ad avere paura, ma non per questo smettono di proporre gioco. L’assenza di Glik, nella difesa polacca, si è fatta sentire e i velocisti senegalesi ne hanno approfittato. Tutta la Polonia, e la sua folta colonia italiana, stecca l’esordio, completando il ribaltamento dei valori nel girone, dove ora comandano Giappone e Senegal. Quella di Cissé è la squadra più attrezzata del continente, e a Mosca, nello stadio dello Spartak, vince nonostante la giornata spenta della sua stella Mané. Possono stupire ancora: ha ragione l’ex capitano del Mondiale 2002. Lo svolgimento della partita è stato con pochi sussulti…di fronte due 4-4-2 puri come non succedeva da tempo: quello senegalese pende molto a sinistra, dove ci sono teoricamente le sue armi migliori. Niang, che pure è spesso nel vivo dell’azione, finisce talvolta per “fare da tappo” a Mané, che così non fa vedere quasi mai la febbrile attività a cui ci ha abituati nel Liverpool. Quella della Polonia dovrebbe girare intorno a Zielinski, che però è molto più arretrato che nella versione sarriana e si “connette” poco con Milik e Lewandowski. Il 9 in tutto il primo tempo prova solo una girata (fuori), il più attivo è Grosicki, ma le occasioni migliori sono africane. Niang al primo contropiede vero sbaglia l’ultimo passaggio, ma al 38’ si fa perdonare soverchiando Piszczek a centrocampo e dando il via all’azione che porterà al gol. Dal granata palla a Mané che la apre per Gueye: il tiro è senza pretese ma Cionek è sulla traiettoria e la devia in porta, spiazzando Szczesny. La mossa di Nawalka è il passaggio, a inizio ripresa, al 3-4-3 provato nelle ultime amichevoli: porta a una punizione (di Lewandowski) parata e a un paio di accelerate di Grosicki, ma non si fa in tempo ad apprezzarla.
I tentativi di risalita polacca vengono infatti affossati dopo un quarto d’ora, quando Krychowiak non trova modo migliore di risolvere un batti e ribatti di testa a centrocampo che con un retropassaggio alto e sciagurato. Niang, appena rientrato dalla linea laterale dove era stato “medicato” ci si avventa, anticipando Bednarek e l’uscita disperata (ma un po’ fuori tempo massimo) di Szczesny: il portiere è superato, Niang può andare in meta col pallone. Proprio Krychowiak alle prese con i sensi di colpa prova a riaprire la gara al 41’, quando di testa raccoglie una punizione di Grosicki. Ma stavolta non arriva il gol nel recupero contro le africane.

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