Giandomenico Tiseo
L’appuntamento è alla Rostov Arena (ore 17.00). L’ Uruguay del “Maestro” Óscar Washington Tabárez torna in scena dopo la vittoria all’esordio contro l’Egitto. Il secondo match, valido per il gruppo A dei Mondiali 2018 di calcio, contro l’Arabia Saudita può valere la qualificazione, in caso di vittoria, per i sudamericani.
Il successo della Russia contro l’Egitto di ieri concede agli uruguaiani la chance di chiudere il discorso ottavi di finale, per poi giocarsi il primato del girone coi russi nell’ultimo confronto (25 giugno a Samara). Centrare il bersaglio grosso non sembra impossibile: la sconfitta netta (5-0) dei sauditi, nel match inaugurale di questa rassegna iridata, contro i padroni di casa può dare fiducia alla Celeste.
Tuttavia, Tabarez non vuol certo far credere ai suoi giocatori di avere il successo in tasca ed è anche per questo che la formazione scesa in campo contro gli egiziani sarà confermata.Non vuole allentare la tensione il tecnico e quindi, con ogni probabilità, ci sarà una replica del 4-4-2 già visto nella prima esibizione: Muslera; Varela, Gimenez, Godin, Caceres; Nandez, Vecino, Bentancur, De Arrascaeta; Cavani, Suarez.
In questo senso, particolari motivazioni le avranno i due attaccanti, a secco di gol nel primo incontro. A decidere la sfida contro i “Faraoni“, infatti, è stato un colpo di testa di Gimenez mentre Suarez, soprattutto, ha fallito due chance non da lui. Avrà voglia di rifarsi il centravanti del Barcellona, al pari di un Cavani che, invece, ha dovuto fare i conti con l’estremo difensore egiziano in versione ” saracinesca”.
Osservati speciali anche Betancur e De Arrascaeta, uomini di qualità del roster uruguagio, poco incisivi contro la selezione di Hector Cuper. In particolare dal calciatore della Juventus ci si aspetta qualcosa di più in termini di personalità.
Tra poche ore, dunque, sapremo e l’Uruguay vorrà mettere in cassaforte il passaggio di turno