All’ultimo respiro il Brasile si iscrive al Mondiale

Posted By on Giu 23, 2018 | 0 comments


Tiziano Villanacci

Coutinho prima e Neymar poi salvano un Brasile che solo nella seconda frazione ha davvero meritato di battere un combattente Costa Rica. I ragazzi di Tite hanno dimostrato come non sia mai facile vincere le gare di un Mondiale e di come sia complesso affrontare sfide del genere con la pressione che diventa sempre maggiore con l’avanzare dei minuti.

Il primo tempo è stato caratterizzato da una perfetta disposizione in campo degli uomini di Oscar Ramirez, che in questa occasione non si è fatto trovare impreparato di fronte alla forza del numero 10 avversario (ricordiamo la sua curiosa dichiarazione al termine dell’amichevole pre Mondiale contro il Belgio, dove il CT aveva affermato di essere stato sorpreso dalla qualità del numero 10 europeo (Hazard), di cui però non conosceva il nome). Il Costa Rica ha atteso il Brasile nella propria trequarti, rallentando il gioco dei verdeoro e costringendoli a passaggi orizzontali a velocità rallentata, cosa che ha permesso agli undici centro americani di avere sempre la giusta posizione in campo.

I ragazzi di Tite hanno cambiato passo con l’entrata di Douglas Costa. L’esterno offensivo juventino ha dimostrato, come accaduto più volte nell’ultimo campionato di Serie A, di essere il cambio dei sogni di qualsiasi allenatore. Riesce a leggere la difesa avversaria sin dal primo dribbling e dispensa fiducia nei suoi compagni. Nella seconda frazione Tite ha finalmente rischiato, disponendo in campo una formazione degna della qualità del Brasile e lasciando che il talento avesse la meglio sulle paure e sulle incertezze.

Queste sono rimaste tali fino al novantesimo solamente per una serie di fattori uniti assieme, come l’imprecisione di Neymar e Gabriel Jesus o la sfortuna di Coutinho. Il gol era nell’aria e la liberazione della panchina brasiliana è stata più verso la sfortuna che contro altro, perché il Brasile è pienamente dentro questa manifestazione e aveva solo bisogno di un episodio positivo.

Adesso che questo è arrivato, c’è una gara molto complessa contro la Serbia. I verdeoro devono vincere per arrivare primi nel loro girone, stando attenti anche alla differenza reti, elemento che decreterà questa posizione in caso di vittoria anche della Svizzera contro il Costa Rica, cosa che porterebbe europei e sudamericani a pari punti. La vera incognita porta il nome della Germania, che ha diverse chance di arrivare seconda.

Ma il Brasile deve partire dal concetto che bisogna rispettare tutti ma avere paura di nessuno. Le grandi squadre ragionano così ed i verdeoro ora, grazie ad un Coutinho in versione Neymar, lo sono davvero.

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