Corea del Sud, ultima spiaggia ?

Posted By on Giu 23, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi

Dopo l’amara sconfitta con la Svezia, per la Corea del Sud la sfida con il Messico è già da dentro o fuori. In un girone F complicato gli asiatici sono partiti come sfavoriti e la previsione rischia di diventare realtà in caso di sconfitta nella seconda giornata. Uscire però da Russia 2018 senza nemmeno lasciare una buona impressione sarebbe uno scenario troppo negativo. E l’occasione contro la Tri, fresca di vittoria contro la Germania campione in carica, è ghiotta, seppure la vittoria sembra un Everest da scalare e la qualificazione sembra ancora più complicata, visto l’ultimo scontro proprio con i tedeschi.

Le speranze per Son e compagni sono ridotte all’osso, specialmente per la poca esperienza che ha la squadra ad alti livelli. Proprio l’ala del Tottenham dovrà caricarsi i compagni sulle spalle e portarli verso un’impresa, soprattutto dopo essere rimasto piuttosto nascosto nella gara d’esordio contro la Svezia. Lui e Ki Sung-yueng, i giocatori più esperti e probabilmente di maggior caratura, dovranno essere decisivi a Rostov, per riscattare la pessima prova all’esordio e per dare una speranza alla Corea. Anche se una vittoria rischia comunque di non essere sufficiente per ribaltare tutti i pronostici.

Atteso al salto di qualità è anche Hwang, l’attaccante del Red Bull Salisburgo che ha i rimpianti maggiori: il suo colpo di testa nel recupero contro la Svezia, terminato fuori e non di poco, poteva cambiare la storia del girone. Lui, classe 1996 tra i giocatori più interessanti in prospettiva di questo Mondiale, che poteva cambiare anche la sua di storia. Invece la Corea si ritrova a giocarsi tutto contro due avversarie più forti. Dovrà fare una gara di attesa e ripartenza, forse la migliore possibile, ma contenere l’attacco del Messico potrà essere un problema, soprattutto un Chucky Lozano caldissimo dopo la grande stagione al PSV e il gol alla Germania.

Per la Corea del Sud sembra un match impossibile da vincere. Shin Tae-yong necessiterà di strategie migliori dei numeri cambiati contro la Svezia per confondere gli osservatori. Toccherà stavolta al campo capire se le troverà. Ma al campo dello stadio di Rostov, non quello di allenamento.

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