Matteo Previderio
Il Messico si presenta alla sfida della Rostov Arena affrontando la Corea del Sud con il morale letteralmente alle stelle. La vittoria contro la Germania ha dato fiducia e consapevolezza agli uomini guidati dal C.T. Juan Carlos Osorio, ma quanto può influire in negativo tutto questo entusiasmo nella partita di oggi? Sicuramente i piani dei messicani sono cambiati, perché conquistare i 3 punti nel primo turno, contro la squadra più forte del girone, oltre ad una maggiore serenità, consentirebbe, in caso di vittoria nella seconda giornata, di staccare il pass per gli ottavi di finale con un turno d’anticipo. Nulla di scontato comunque per Lozano ed i suoi compagni. Per El Tricolor è un vero e proprio set point, ma i coreani, battuti nel primo incontro dalla Svezia, hanno dimostrato di non meritare affatto la sconfitta, cedendo solo al rigore trasformato da Granqvist.
Il tecnico colombiano dovrebbe confermare gli stessi undici titolari che hanno affrontato e battuto i tedeschi. Sarà tuttavia una sfida diversa da quella vista settimana scorsa, proprio perché il Messico dovrà fare la partita, e difficilmente i coreani concederanno gli spazi e le ripartenze veloci che hanno messo in difficoltà la formazione di Löw. Spazio quindi a Layun, Vela e Lozano alle spalle del Chicharito, che dovrà dimostrarsi più concreto e determinato rispetto a domenica scorsa. In mediana confermatissimi Guardado ed Herrera. Nel reparto arretrato Salcedo ha convinto nel ruolo di laterale destro, mentre per il ruolo di centrali, Ayala ed H. Moreno hanno dato risposte positive per solidità, affidabilità e bravura nel far ripartire l’azione. Sulla corsia di sinistra, nonostante sia apparso il più in difficoltà, dovrebbe avere un’altra chance Gallardo. In porta la certezza Ochoa che, nei Mondiali si esalta sempre con ottime prestazioni.
PROBABILE FORMAZIONE: (4-2-3-1) Ochoa; Salcedo, Ayala, Moreno, Gallardo; Guardado, Herrera; Layun, Vela, Lozano, Chicharito.
Partita tutt’altro che semplice quindi, con Osorio che dovrà lavorare molto più sulla testa dei suoi giocatori, piuttosto che sulle soluzioni tattiche. Lozano è la certezza assoluta, ma il Chicharito dovrà iniziare a regalare gol importanti alla sua Nazionale se si vuole puntare a traguardi ambiziosi.