Belgio, la qualificazione é praticamente in cassaforte

Posted By on Giu 24, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

Se l’Inghilterra vincesse o pareggiasse contro Panama, il Belgio sarebbe ufficialmente agli ottavi di finale. Se perdesse, bisognerebbe attendere l’ultima giornata e solo nel caso in cui sia i britannici che i centramericani vincessero e raggiungessero una differenza reti migliore di quella dei belgi, questi ultimi sarebbero estromessi dalla competizione. Tanti discorsi ipotetici, ma davvero poche probabilità.

Il Belgio è con un piede agli ottavi e ci è arrivato facendo tutto quello che avrebbe dovuto fare. Ha battuto Panama con il margine giusto perché la vittoria desse forza alle proprie sicurezze e ha poi affrontato nella maniera giusta la Tunisia. Dalle Aquile di Cartagine ci si attendeva una partita di strenua resistenza difensiva, ci si aspettava di vedere undici uomini dietro la linea del pallone a respingere con i propri corpi i frustranti e frustrati tentativi dalla lunga distanza dei tiratori avversari per poi provare a sfruttare quell’unica scorribanda offensiva che avrebbe permesso loro di trovare un rocambolesco vantaggio da difendere ancor più con le unghie e con i denti.

La verità è che il Belgio ha trovato l’unica via per evitare che questo potesse accadere: sbloccare subito la partita. Hazard ha trasformato un rigore che lui stesso si era procurato già al 6’ e Lukaku ha trovato l’angolino per il raddoppio al 16’. La Tunisia ha accorciato di testa col terzino Bronn, ma nel secondo tempo gli stessi marcatori belgi hanno realizzato le rispettive doppiette e infine Batshuayi e Khazri hanno fissato il risultato sul definitivo 5-2.

Sono due i temi interessanti estrapolabili da questa partita: uno positivo e uno negativo per les Diables Rouges. Il primo è la conferma del loro enorme livello qualitativo offensivo. Bellissimo il filtrante con cui Alderweireld apre la strada al secondo gol di Hazard (che compie un dribbling sul portiere altrettanto notevole), così come il tocco morbido col piede debole con cui Lukaku batte il portiere avversario. De Bruyne confeziona ben 5 key passes (migliore dei suoi), Meunier è moto perpetuo sulla destra, Mertens si conferma al livello dei marziani suoi compagni di reparto. Insomma, il lavoro svolto con Thierry Henry, assistente di Martinez (per soli ottomila euro al mese, completamente devoluti in beneficienza), sembra aver dato veramente dei frutti deliziosi.

Di negativo ci sono invece i colpi subiti dallo stesso attaccante del Napoli e da Hazard, ma soprattutto l’infortunio al legamento esterno della caviglia sinistra riportato da Lukaku a fine primo tempo. Il calciatore ha tentato di proseguire anche nella seconda frazione, ma è stato costretto al cambio dopo un quarto d’ora. Sperando di poterlo ritrovare agli ottavi di finale, il Belgio dovrà sicuramente fare a meno del suo miglior marcatore nella sfida di giovedì prossimo contro l’Inghilterra. Al suo posto ci sarà probabilmente Batshuayi, subentrato già con grande voglia di trovare la via del gol nel secondo tempo contro la Tunisia. L’attaccante del Borussia Dortmund ha sbattuto inizialmente il muso contro quello che sembrava essere un sortilegio (ha sbagliato diverse occasioni, colpendo anche una clamorosa traversa), ma è alla fine riuscito a sbloccarsi con una spaccata da vero rapace d’area.

Non sarà probabilmente decisiva per la qualificazione, ma di sicuro Belgio-Inghilterra determinerà l’accoppiamento agli ottavi contro le prime due del gruppo H. L’obiettivo base è stato raggiunto, ma tanti altri sono ancora lì in attesa di un compimento. E con questo talento porre limiti alla Nazionale belga risulta veramente com

Submit a Comment