Nicola Ciacciarelli
La Colombia si gioca tanto, se non tutto, nei 90 minuti contro la Polonia. Il capitombolo iniziale con il Giappone costringe gli uomini di Pekerman a non sbagliare contro i polacchi. Stesso dicasi per Lewandowski e compagni. Sarà dunque match ad alta tensione. Tensione che non è mancata nell’avvicinamento alla sfida per i Cafeteros. Il centrocampista Carlos Sanchez è stato infatti minacciato di morte dopo l’espulsione nella gara d’esordio ed i richiami all’uccisione del difensore Escobar nel ’94 hanno fatto drizzare le orecchie alla polizia colombiana che adesso indagherà.
Tornando al ”campo”, è possibile che Pekerman si affidi a gran parte degli uomini visti con il Giappone. Dunque nuovamente 4-2-3-1, stavolta con James e non Quintero. Il giocatore del Bayern è chiamato al riscatto dopo la bruta mezz’ora giocata con il Giappone. Per lui dovrebbe esserci maggiore spazio tra le linee. Non c’è un polacco che sembra poter infatti seguire i suoi movimenti. Rodriguez potrebbe anche abbasare il suo raggio d’azione per cercare scarichi su Cuadrado ed Izquierdo ed allargare il campo. Fondamentale sarà non lasciare isolato Falcao. El Tigre ha avuto un paio di discrete chance contro i nipponici e ha voglia di riscatto. I Cafeteros tendono ad innescare il centravanti con palle alte dalla trequarti per scavalcare la difesa. Compito non semplice, ma neanche impossibile visti i recenti balbettii della difesa di Nawalka priva di Glik.
Con la squalifica di Sanchez è probabile l’utilizzo dal 1′ di Wilmar Barrios, anche lui mediano di rottura come l’ex viola nel solito 4-2-3-1. Al suo fianco Jefferson Lerma, dal 2015 al Levante, che ha ben impressionato con il Giappone. Per lui si prospetta una serata di enorme sacrificio, soprattutto quando dovrà tappare i buchi in caso di ripartenza polacca ed allargare la sua posizione. Sacrificio. Servirà quello di tutti i giocatori colombiani, perchè la squadra di Pekerman si gioca tutto stasera alle 20.