Alessandro Nardi
La Nigeria ha fornito una grande prestazione tecnica e di orgoglio, ed è tornata pienamente in corsa per qualificarsi agli ottavi di finale del Mondiale. Gli africani hanno mostrato quella convinzione e quella rabbia che erano scomparse nella prima gara contro la Croazia ed in più sono riusciti a sfruttare la tecnica dei sui uomini migliori tra cui ovviamente Musa, che è stato il vero mattatore della partita.
L’attaccante del CSKA Mosca, tornato alla base a gennaio dopo una brevissima parentesi al Leicester, viene da una buona stagione, soprattutto in campionato dove ha messo ha segno 6 gol in 10 partite. Ieri ha dimostrato di essere in piena forma e potrebbe diventare lui l’uomo in più dei nigeriani a questo Mondiale. Già in Brasile ha provato a prendere in mano la squadra dopo la seconda partita, infatti anche in quell’occasione, contro l’Argentina che sarà la prossima avversaria siglò una doppietta, che purtroppo si è rivelata inutile hai fini della partita dato che terminò 2-3.
Ieri Musa si è ripreso quello che gli è stato tolto quattro anni fa ed ha, per ora, tolto dal baratro la sua squadra. La Nigeria però non è stato solo Musa, ieri tutta la squadra ha fornito una prestazione ottima, Moses, Obi Mikel che è tornato a giocare ai livelli che gli competevano qualche anno fa. Adesso se vogliamo il più è fatto, nel senso che non era facile tornare in corsa vincendo contro un’avversaria forte e difficile da affrontare come l’Islanda.
Non è finita, adesso c’è un’altra impresa da affrontare: dare il colpo di grazia all’Argentina ed a Sanpaoli, che sembra in rotta con lo spogliatoio. Nonostante questo non partiranno certo da favoriti, perché Messi, Aguero e gli altri fanno paura, ma per la Nigeria vista ieri niente è impossibile.