Serbia, illusione ottavi

Posted By on Giu 24, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

A fine primo tempo era matematicamente qualificata agli ottavi di finale per la seconda volta della sua storia (la prima a Francia ’98), al triplice fischio è con un piede fuori da questo Mondiale. A causa della rimonta subita dalla selezione svizzera, la Serbia del ct Kristajic è passata dal primo al terzo posto del Gruppo E e affronterà nell’ultima giornata la favorita Brasile per un solo posto agli ottavi di finale. L’altro probabilmente sarà della Svizzera, a cui basterà fare punti contro il fanalino di coda Panama, ancora inchiodato a quota zero punti e zero reti segnate.

La Nazionale balcanica incomincia certamente con il piede giusto e al 5’ sbatte prima contro i guantoni di Sommer e trova poi il vantaggio solo qualche secondo più tardi. Sull’out di destra, Tadic sterza sul suo piede preferito (il sinistro) e confeziona un assist al bacio per il suo centravanti Mitrovic, che di testa perfora il portiere elvetico. Fosse esistita solo la prima frazione, come detto, i serbi sarebbero stati premiati con la matematica qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.

Purtroppo per loro, però, c’è anche tutto un secondo tempo. La Svizzera si riversa in avanti e al 52’ trova il gol del pari. Un’azione manovrata porta al tiro Shaqiri dalla destra, ma la sfera si infrange contro Kolarov. È una palla lenta, che si dirige rotolando verso l’esterno dell’area di rigore; una di quelle per cui da casa il tifoso aspetta con ansia l’arrivo dalle retrovie di un proprio giocatore che possa scagliare quel pallone in porta con potenza inaudita. E se nel 99% dei casi quel desiderio rimane inesaudito, stavolta Xhaka fa sì che possa avverarsi. Bomba ad incrociare col mancino e 1-1.

L’equilibrio ritrovato condannerebbe già di per sé la Serbia alla partita perfetta contro il Brasile, ma l’ulteriore beffa arriva immancabilmente al 90’. Contropiede elvetico in due tocchi, filtrante di Zuber in verticale che pesca Shaqiri in campo aperto. L’esterno dello Stoke va in progressione e a tu per tu con Stojkovic non sbaglia. L’1-2 è un duro colpo da digerire.

A questo punto rimangono solo due strade molto tortuose che potrebbero condurre la Serbia agli ottavi di finale. Nel caso in cui, come probabile, il Brasile batta o al limite pareggi con la Costa Rica, agli uomini di Kristajic non resterebbe alternativa alla vittoria. Perché alla Serbia basti un pareggio servirebbe invece il miracolo, ovvero una vittoria con tre gol di scarto dei costaricensi sui verdeoro. Certo che affidare il proprio destino a un miracolo potrebbe non essere un investimento oculato; meglio contare sulle proprie forze, meglio vincere.

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