Nicola Ciacciarelli
Ultima gara per l’Arabia Saudita che chiuderà il suo mondiale quest’oggi alle 16 con l’Egitto. Dopo un esordio amarissimo, i sauditi sono riusciti a limitare i danni contro l’Uruguay e ora si apprestano ad affrontare la gara, sulla carta, meno proibitiva del girone. Di fronte ci sarà una squadra anch’essa eliminata, ma desiderosa di non chiudere con la casella dei punti vuota. Per entrambe si tratta dell’ultima chance per racimolare almeno un punticino.
Pizzi confermerà probabilmente lo stesso undici anti Uruguay. Dunque ancora Al Muwallad ad agire da prima punta e l’esterno offensivo Bahbri in appoggio. Sarà un 4-5-1 abbottonato per non consentire troppo spazio soprattutto a Salah, che parte da lontano sfruttando gli spazi creati dalla punta Marwan. Lecito attendersi comunque una gara non esclusivamente difensiva da parte dei Figli del deserto. La non starordinaria compattezza difensiva egiziana regala speranze di gol all’Arabia Saudita. Il problema per Pizzi è la mancanza di stoccatori. Arrivata in prossimità degli ultimi sedici metri la squadra non finalizza, un po’ per una tecnica non proprio eccelsa, un po’ per la pressione che esercita il Mondiale su giocatori non abituati ad eventi del genere. I progressi con l’Uruguay sono stati senza dubbio evidenti. L’Arabia ha avuto più facilità nel palleggio e la maggior partecipazione delle ali all’azione offensiva ha reso tutto leggermente più semplice. Ripetersi contro l’Egitto potrebbe voler dire riuscire a strappare più di una bella figura.
Oltre ai già citati Al Mullawad e Bahbri da tenere d’occhio anche Al Shahrani, gran corridore e tuttofare sulla fascia sinistra. I suoi cross non hanno avuto fortuna, finora, per mancanza di un colpitore di testa in area, ma il classe ’92 ha coraggio e voglia da vendere. Inevitabile che tatticamente paghi qualcosa in fase difensiva. Non è raro vederlo preso alle spalle da un esterno avversario. Un difetto non da poco per chi di mestiere fa il terzino.