Estasi Colombia

Posted By on Giu 25, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
La Colombia si impone nettamente e rimane in corsa per il passaggio del turno, mandando in estasi il popolo dei Cafeteros. Finisce invece la corsa della Polonia sotto i colpi di James e compagni. Una specie di monologo quello dei sudamericani, apparsi rigenerati dopo la batosta contro il Giappone. A far la differenza è il centrocampo dei Cafeteros. I piedi buoni dei colombiani dominano contro la fisicità polacca. Il motiva è presto detto: la Colombia impedisce a Lewandowski di gestire palloni utili a far alzare l’intera squadra e respirare. Bravissimi sia Davinson Sanchez, che Jerry Mina a non concedergli appoggio, ma a trovare il tempo giusto per l’anticipo.
La squadra di Pekerman è brava nello sfruttare l’ampiezza del campo e, grazie ai piedi buoni di Quintero ed Uribe, supera con facilità il timido pressing degli uomini di Navalka. Capitolo a parte lo merita James. Il 10 del Bayern domina in lungo e largo la partita, svariando per tutto il campo senza dar mai punti di riferimento agli avversari. Una volta è dietro Falcao, un’altra è davanti la difesa ed in fase di ripiegamento si sposta sulla fascia per raddoppiare le avanzate dei terzini avversari. Assist, corsa e tutta la sua inventiva al servizio dei propri compagni. Rodriguez e Cuadrado, con la collaborazione di Falcao, annientano la Polonia. L’esterno è un motorino che non lascia tregua a Rybus, suo dirimpettaio sulla fascia. Pekerman smaschera il punto debole polacco: la linea di difesa a tre. La retroguardia di Navalka non ha infatti la giusta copertura e sulle fasce, dove oltre a Rybus annaspa anche Bereszynski, non c’è match. La bravura nel recupero palla e riproporsi immediatamente in fase offensiva fa la differenza. Alla lentezza della manovra polacca, fa da contraltare la velocità di esecuzione colombiana. E con un James così tutto diventa più semplice.

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