Stefano Renzi
La Selección, questa sera, affronterà a San Pietroburgo la Nigeria del c.t. Rohr. La situazione in classifica è alquanto complicata per l’Argentina, dato che si trova ultima con un solo punto alla pari dell’Islanda – sopra però per differenza reti –, con Croazia e Nigeria rispettivamente prima e seconda a quota 4 e 3. L’Albiceleste avrà quindi una sola via percorribile nel match di oggi, quella della vittoria. Il popolo argentino si è rivitalizzato dopo il successo delle Super Eagles sull’Islanda, ed ha dimostrato tutto il proprio calore alla squadra attraverso numerosi cortei tenuti sia in Russia che in terra sudamericana. Messi e compagni dovranno trasformare la delusione delle prime due partite in rabbia agonistica, facendo prevalere le qualità tecniche e, perché no, anche il proprio orgoglio. Un successo sarebbe utile solo in caso di pareggio o sconfitta dell’Islanda contro la Croazia – che a quanto pare schiererà solo 3 titolari – altrimenti, se gli uomini di Hallgrimsson dovessero battere quelli di Dalic, l’Argentina dovrà vincere con una differenza reti migliore rispetto a quella dell’Islanda. Esclusi un 2-0 per l’Albiceleste ed un 2-1 per l’Islanda, situazione per la quale si dovrebbe ricorrere alla classifica Fair Play dove i ragazzi di Sampaoli hanno 2 cartellini gialli in più, qualsiasi altro punteggio superiore rispetto ai vichinghi condurrebbe gli argentini agli ottavi di finale.
Il c.t. dell’Argentina, criticato aspramente in questi giorni, sembrava essere stato addirittura esautorato dal proprio potere decisionale. L’intervento del presidente della Federcalcio argentina, Claudio Tapia, ha però stroncato qualsiasi idea di questo tipo, dando piena fiducia a Sampaoli. Parole di circostanza? Nessuno lo saprà mai, ma intanto il tecnico albiceleste sembra intenzionato a cambiare formazione per la terza volta in tre partite. Nel possibile ed inedito 4-4-2 Armani sostituirà in porta Caballero dopo il brutto errore contro la Croazia, mentre la difesa sarà composta da Mercado, Otamendi, Rojo e Tagliafico. In mediana sta recuperando Perez, che dovrebbe agire insieme a Banega, Mascherano e Di Maria. Higuain è invece favorito su Aguero per affiancare Messi in attacco. Chissà se la Pulce tornerà a prendersi la squadra sulle sue spalle, proprio come fece nel match decisivo di qualificazione contro l’Ecuador. Nei Mondiali scorsi il numero 10 segnò inoltre una doppietta nell’ultima partita del girone proprio contro la Nigeria, battuta per 3-2. Gli argentini, e tanti altri tifosi nel mondo, sperano che tutto ciò possa ripetersi. Un Mondiale senza l’Argentina, d’altronde, non sarebbe sicuramente lo stesso.