Australia, la chance più importante

Posted By on Giu 26, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi

La fortuna del calendario, o semplicemente la bravura nel mantenersi in gioco, tiene anche in vita l’Australia. Seppur masticando amaro per aver raccolto, i Socceroos si affacciano alla terza giornata del gruppo C di Russia 2018 con la possibilità di qualificarsi ancora viva. Affrontano il Perù già eliminato, mentre la Danimarca, diretta concorrente per la qualificazione, si trova di fronte la Francia che ha bisogno di vincere per confermare il primo posto e chiudere possibilmente il gruppo a punteggio pieno.

Sarà soprattutto un gioco di combinazioni per l’Australia. Ha bisogno di vincere e di una sconfitta della Danimarca, esiti tutt’altro che improbabili. Con una sola restrizione: la Danimarca non può perdere segnando due gol in più di quanti ne segnerebbero i Socceroos nella loro vittoria. Ovvero: se la Danimarca dovesse perdere 3-2 e l’Australia vincere 1-0, gli uomini di van Marwijk sarebbero esclusi. E in caso di vittoria 1-0 e sconfitta per 2-1 dei danesi, si andrebbe al criterio del fair play, quindi al conteggio dei cartellini. Al momento l’Australia ha preso tre gialli, la Danimarca quattro. Insomma, la speranza è ancora in piedi e una qualificazione è tutt’altro che improbabile.

Il Ct, dal canto suo, ha messo in chiaro le cose in conferenza stampa, spiegando come la sua squadra “deve pensare a sé stessa e dare tutto per la qualificazione”. Con una sola defezione, quella di Andrew Nabbout, fuori per un infortunio alla spalla. Il suo sostituto sarà uno tra Juric, MacLaren e Cahill. “Non ho ancora deciso”, ha confessato van Marwijk. Che è partito, come sempre, da una certezza: “Dovremo essere organizzati per battere il Perù”.

‘Organizzazione’ è stata la parola chiave fin qui per l’Australia, ma ha portato soltanto risultati modesti. Un pareggio e una sconfitta forse immeritati col senno di poi, ma causati dalla mancanza di occasioni create. Quelle che dovranno necessariamente vedersi con il Perù, una squadra ben più forte di quanto la classifica possa far credere. Ma allo stesso tempo alla portata dell’Australia, che vuole centrare una qualificazione che le manca dal 2006. Ed è a un passo, seppur non del tutto nelle sue mani.

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